La Fanciulla del West, - Università degli studi di Pavia
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ILARIA CASTELLAZZI, <strong>La</strong> fanciulla <strong>del</strong> <strong>West</strong>, tra musica e messa in scena 59<br />
Minnie e Johnson<br />
L’incontro <strong>di</strong> Minnie con Johnson – il quale, come si scoprirà<br />
in seguito, altri non è se non il fuorilegge Ramerrez – desta in<br />
entrambi un moto <strong>di</strong> sorpresa, com’è riportato, in <strong>di</strong>dascalia,<br />
dalla partitura, in linea con le in<strong>di</strong>cazioni <strong>del</strong>la mise en scène. Il<br />
loro comportamento dà l’impressione che essi si conoscano già;<br />
tutti e due, comunque, badano a non far trapelare la propria<br />
emozione, che viene rivelata soltanto dall’appassionata melo<strong>di</strong>a<br />
che si <strong>di</strong>spiega, sopra al Cake-walk <strong>del</strong> ban<strong>di</strong>to, nella calda<br />
sonorità <strong>di</strong> violini, viole e flauti [otto dopo 72], cantando.<br />
Il solo ad accorgersi <strong>del</strong>l’imbarazzo che si è creato fra<br />
Minnie e lo ’‘straniero’ è, ovviamente, Rance: egli, dopo aver<br />
osservato, con «les sourcils froncés», il primo, timido scambio<br />
<strong>di</strong> battute fra Minnie e Johnson (il quale <strong>di</strong>mostra che la sua<br />
attenzione è concentrata sulla ragazza appoggiandosi al<br />
bancone, <strong>di</strong> fronte a lei, «presque dos au public»), avanza<br />
minacciosamente verso il centro <strong>del</strong>la scena, apostrofando con<br />
ostilità il nuovo venuto. Johnson risponde con fiera noncuranza<br />
alle taglienti, ostili domande <strong>del</strong>lo sceriffo; ciononostante, il<br />
tema ‘messicano’ – che si affaccia nei clarinetti [una dopo 75],<br />
cui si aggiungono, due battute più avanti, le viole – avverte che<br />
egli sta mentendo. 70 Minnie interviene, <strong>di</strong>fendendo l’uomo con<br />
decisione, e a Rance non resta che allontanarsi, tornando al<br />
tavolo da gioco; la mise en scène mette efficacemente in rilievo<br />
il suo risentimento, contenuto a fatica, inquadrandone il gesto<br />
<strong>del</strong> masticare nervosamente il sigaro.<br />
A questo punto ha inizio un breve ma intenso momento in<br />
cui Minnie e Johnson, come <strong>di</strong>mentichi <strong>di</strong> ciò che li circonda,<br />
rievocano con nostalgica dolcezza il loro primo incontro,<br />
avvenuto sul «sentier che mena a Monterey». Il malinconico<br />
accompagnamento <strong>degli</strong> archi [a partire da 76] rivela la<br />
profonda emozione dei due giovani; inizia, così, a <strong>del</strong>inearsi la<br />
natura <strong>del</strong> ban<strong>di</strong>to gentiluomo, e, nel contempo, il ruolo che<br />
70 <strong>La</strong> prima apparizione <strong>del</strong> tema ‘messicano’ si ha nel momento in cui Ashby<br />
parla ai minatori <strong>del</strong>la congrega <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>ti al seguito <strong>di</strong> Ramerrez [tre dopo<br />
38]; cfr. nota 62. <strong>La</strong> figurazione è la stessa, così come ritorna, invariato, il<br />
pittoresco accostamento timbrico <strong>di</strong> clarinetti e viole.