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lice di riesser Ugonetlo ; peiorthè morto il padre
elio la ridusse a se, e trattava continuanienle di
darle marito, e tuli'I trattati si rompeano, sì dis­
ragionevolmente purea ehe Iddio non volesse. Per
queslo modo passò tanto tempo, eh' ella avea ven­
ti anni . E quando certe donne sue parenti dicea-
no a lei che di ciò le portavano compassione , el­
la rispondea : non vi dolete di quello , che non
mi doglio Io, Dio m'ha serbata una migliore ven­
tura , che alcuna di quelle, che tiallate sono, e
quando lui piaccia , che Io non trovi mai compa­
gnia , anco sono contenta , che forse acconcerò l'ani­
ma mia quasi per una colai forza ad esser sposa
di Lui, eh'è Signore di lutti. Avvenne che Infra
un anno dopo suoi venti anni , lutti coloro di cui
era stalo II trattato , o presono mala via , o inoii-
rono di mala morie. E sempre costei udita la no­
vella mò dell'uno j e mò dell'altro , andava dinan­
zi ad una sua Tavoletta , e ringia?.i;.va : Dio mo
dell'una , e mò dell' altra grazia, the l'aveva guar­
data di cotale compagnia . E veggendo questa .ycn-
le cosi ai rivare , dicea nel cuor suo. Or ben veg­
gio Io Signor mio Domenedlo , clie tu mi riserbi
a miglior mio stalo , e ventura . E per questa co-
gnoscenza di Dio , e per la tua onestà , e per lo
dolce suo parlare a chiunque di ciò le ragionava
crebbe si la fama sua di santità , e di virtù,
che tutto il paese ne parlava in bene . Essendo.