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Xni VITA DI MESSER FRANCESCO BARBERINO SCRITTA E DA FEDERICO UBALDINI. ssendo Sommo Pontefice Urbano IIII, nacque nella Casa Barberina Francesco , che osò il ari' mo di tutù gV Italiani far che le rime Tosca ne pur'' allora nate , ridotte in ordinalo volume , altro ormai ragionassero che vani amori . Onde jin da quel tempo comincio quella gloria , che per averle di Cristiana eloquenza adornate , doveva a nostri giorni in Maffeo Barberino, oggi Urlano Ottavo,pervenire al sommo. NeWAnnoFdCCLXIK. memorabile per la cometa , che tre mesi continui minaccio Manfredi usurpatore del Reame delle due Sicilie di ruina e morte , fu il natale di France sco , d''un''anno avanzando quello del nobilissima Poeta Dante Alighieri. Gli fu padre Neri di Ri- nuccio da Barberino di Valdelsa, uomo nobile e riguardevole ; gli antenati del quale , distrutto da Fiorentini Semifonte, si ripararono in questo luo-. go, avanti ehe da muri ristretto fosse chiamai
Page 2: A' (il
Page 7 and 8: DEL REGGIMENTO E DE' COSTUMI DELLE
Page 9 and 10: A VITTORIA COLONNA PRINCIPESSA BARB
Page 11 and 12: luminosa risplende , e che fortunat
Page 13: pKcarvi mi srdisco , che con k gran
Page 16 and 17: Il pò , in cui oppressa Italia gla
Page 18 and 19: IV com' era dovere si fossero a tan
Page 20 and 21: VI che in que' scritti s'incontra,
Page 22 and 23: vili ta di Codici, e Libri Italiani
Page 24 and 25: X no di conlrsrio avviso perciocch
Page 28 and 29: XIV lo Barberino daW esser ben barb
Page 30 and 31: gari fornito di quelle discipline '
Page 32 and 33: XVIII che pretendeva , che nella su
Page 34 and 35: XX nazion Guascone , che si trova a
Page 36 and 37: xxii lo veramente fosser congiunti
Page 38 and 39: xxiv mo di colei, eh' egli voleva a
Page 40 and 41: XXVI Villani , della buona gente di
Page 42 and 43: xxvni per tutto il Biondo , il suon
Page 44 and 45: XXX qualcuna delle sue novelle tra
Page 46 and 47: xxxii date noci novelle ; mancandon
Page 48 and 49: XXXIV gale in Firenze » Furongli a
Page 51 and 52: INTRODUZIONE. MADONNA . i^ ovellame
Page 53 and 54: Ma sol la penna volger sulla carta.
Page 55 and 56: MAD. Seria contenta di stare ancor
Page 57 and 58: E questo del ^'olgar noi li diciamo
Page 59 and 60: Ch' io porto all' eccellente Vostra
Page 61 and 62: Ara per se certi distinti gradi, Si
Page 63 and 64: Undecima , corno La Cameriera data
Page 65 and 66: i5 grazia da Iddio di conoscere , c
Page 67 and 68: Terrà suo cor per amor di vlrtule,
Page 69 and 70: ^9 Colle sac mani ,6 1' altre membr
Page 71 and 72: 21 antico gentile, e senza dubio el
Page 73 and 74: 23 ridere , celando eh' ella ha men
Page 75 and 76: Cotanto ee più obbrigata Ad allo c
Page 77 and 78:
O di solenne Giudice, O di solenne
Page 79 and 80:
E perocché alcun' ora LI mangiar ,
Page 81 and 82:
Assai più facilmente, Clie già pe
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E tal fiala lo dono si riserba, E m
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Piangere, e cantare Porrà più lar
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57 toch' ella non fosse cosi bella
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E questa si convien molto sforzare,
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Le convenga venire , E fra la gente
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Debbo star per sto Libro Sì lontan
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FRAN. Addio Madonna , ed io torno a
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47 ce fare ima ghirlanda , eh' eran
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E onor di nostra Donna . E se legge
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Non mica si per tempo, Ne con tanta
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DI così falle cose Nascon crudeli
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E sa si fare , e si ben rimirare ^
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Sanza 1' onore , che Dio t' asslcon
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E tal fiata per mostrarsi bene, SI
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6i dietro alla medicina : allora pi
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Quanto che sian di bassa condizione
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Coloio ajiilare , che mi san tenere
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Che di dentro rinchiude Lo nimico m
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69 lice di riesser Ugonetlo ; peior
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71 modo fu tanta, che di rendita av
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E poi intorno ancor di questi due S
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E riceverai sicondo suo pareri. E f
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Calzato in seta , e pietre preziose
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79 FRAN. Addio , Madonne , andrò b
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S' io seguitassi fedelmente l' ovra
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Ch' Io non intendo mò più noja fa
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Simllemenie a quella via di mezzo ,
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87 più bella Donzella del paese ;
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S9 •dre aiKÌò alla savia , e di
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CASTITATE . Tu giovinetta , Vergine
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Par che convenga a sua portatura .
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Inver di loro alcun chinar dee fare
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Che quanto a queste cose ?ion li'è
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Pigllan la sposa , e menanla com'de
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Addio, addio, lagrimando al partire
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Chi la discalza, beala colei , Gli
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Un Re ch'è detto sì Cortese, e sa
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REINA. Io vi farei accoglienza d'am
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Quella è figura di colei eh' In vi
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Tutte dimandan com' ella ha dormilo
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E tutte l'altre, e colei, che si le
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ii5 La Reina dice : rispondete come
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117 nezza di virtù, non porria cre
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Quanto di fuor la lingua dee parlar
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Vengon le donn€ , e menan la Rein
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Cui la Reina commanda , che dica Qu
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Oli in altra guisa ferito , e perco
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Qui son le donne di strani paesi ,
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Perchè Reina talora si lodi , E pe
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La quinta . Che i difetti che vede
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Prenda il tacere , e dimostri temen
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Ch'ogni astinenza le sarà non solo
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Dunque è in lor maggior virtù! mi
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139 che r avete dalle donne . Credi
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Dice Messer Ramondo D'Angiò: Sa' t
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Per altro modo più utile alquanto
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Ch*a lei potessono biasimo indurre,
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Mestler poi di portar gran penitenz
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Che picciol tradimento ha gran peri
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Ch' elio ami per amore Alcun' altra
Page 203 and 204:
L'altra , che quando avviene Un sub
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RItegnendo in disparte Alcuna delle
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L'altre di minor gradi Ancor per se
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Si porteranno quando Elle vengon in
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Porgo ad esemplo una colai novella.
Page 213 and 214:
Disvalere Io , e contro a me pensar
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165 primiera , e per la più costum
Page 217 and 218:
Q PARTE V I. uesta è la Sesta Part
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Dava conforto a claschedun d' attor
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Ove la bella accoglienza , che davi
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Lo qual non si porrla narrar pur tu
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A volerle con seco , IMandino per C
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Perchè Io mi penso, ch'Ella sia co
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*"9 FRANO. Donzelle, sono ancor fer
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Perché tu possa sì vedermi tutta
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Sorella di virtuli, e diriltrice D'
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Fidali in me sicuramente omai , Che
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Al mio consigliò, e 'l ben mi rico
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S' eli' è di questa etade , E ia r
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DI tempo in tempo con' Dio le conce
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Utile mollo , a cui non rincrescess
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Insegnamenti, e cari ; Faien po'fin
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197 me; ch'uno figliuolo del detto
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Se non per suo Intendimento avere ;
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201 E come far le convien s'el trov
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Glie s' ella trova lo novel marito
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2o5 pellieri , e 1' una avea avuti
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Non laudo molto, se la donna In pri
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E quella facci», che letta le sia,
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Di lor volere, e talora con loro, E
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Arò Córùpagnc , e ancelle' a vol
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Volea Innanzi , che la balia udisse
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li tempo del lavoro Melica in legge
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219 ed un core . Siano a Voi tutte
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Voi siate a lei obbedienti tutte Ed
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Ricerchi spesso lo stato di tutte ,
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E meglio è "non aver la via d'Iddi
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227 uomini del paese per occupare q
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229 hseltervi là entro , e avercte
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25l E brevemente vi dico, che in se
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253 Rasis gli prese , e gittogll ne
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Nostra risposta ~, e più se ben t'
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237 FRANO. Madonna, Iddio vi fece ,
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PARTE X. vJ ra comincia la Decima P
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In altra guisa , e più sicuramente
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243 no r altre ; Io per me vi dico
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à45 dere per Io colai comandamento
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E come madre quanto a rlverllla, 24
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Che son n;esller! a questo officio
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Ma curi giustamente a guadagnare ,
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Ha delle parti che vuol più notizi
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DI fuor le braccia a grattarsi gli
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O fichi primatlccj. Andava a comper
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Sempre guardando di lavarlo a tempo
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Lo vegglon volentier per buono amof
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Ma quando egli è lattato. Non si c
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Lsllughe , mandorle ', e ancora avi
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La qual gli può far male, S' a que
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Guardai da cattatorl , e da guiglio
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PARTE XIV. ' iene la Parte Dedmaqua
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Ed an' il lor figltaoll , E le lor
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Se tu seral barbiera, Attendi al tu
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O Indlvlne , o fatture , o malie ^
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DI lor boutade non fa mestler dire
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Sedete giù , che con vostra licenz
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Da te , Signor , non mento risposta
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285 VOLUT. Or va che ben se' più d
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Tanto ch'i'sia nella terra tra gli
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Io comanderò a tutt' i servi miei
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Qualunque donna qui su lavorasse .
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Femina ghiotta , e che non studia I
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Molte donne van per via Co' pater n
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Che mentre lia sonno dormir vuole.
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Che ne prendan sicuranza, Cheggionl
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Volejsen più parole , e più apert
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Sicché di ciò ancor porren parlar
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5c5 coulinuatameule mollipricano ;
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In certi gradi più breve, e più n
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In tutto questo tempo dato al forma
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3ii de certe vecchie maestre il met
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5i5 potea pur guardalla . Allora II
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Non possa andare a guastare nel nid
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La giovane donna bella , e fresca ,
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3i9 correggerla : il tener la mano
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Degli ornamenti, che alle donne his
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Ch' eli' è gran cosa a dire, eh' I
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E dite a me chi son quelle due Donn
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337 delle fontane , che riposano In
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329 che tu usi, figliuola^ adopera
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Che non ne vuole aver fuor di misur
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Che come troverai nel Libro scritto
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OOtf In far quest' ovra , eh' el ci
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Che la gran Donna, a cui Intendo d'
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339 gorlo : siccome gli aromati non
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341 per cui virtù, ella a lui si c
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343 sedere In grolla le fatiche del
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PARTE XX. jL'en si conviene della f
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347 ter nostri. Né tioppo moviment
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Questa Prudenza è quella, ch'à no
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Per operare là dove conviene . La
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Per darci segno della tuo mansione,
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Ch' a questa Donna non può gire al
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Per cui si caccia violenza , e forz
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Che se dovete V'oi tornare a Quello
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E guarda nella parte , eh' è nel m
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ANNOTAZIONI.
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366 Narque In una selva, Ch' à nom
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568 que' primi tempi tenuta per la
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370 vanni, dello V innamorato ; la
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37'3 D'ogni donna, e di loro orname
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374 glie, per mostrarsi più fieri
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376 loro parenti, ed amici, (come a
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378 van con sollazzevoli scherzile
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38o Fiorentini a quel balordo Medic
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582 celienti in sonar qualche strum
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384 Gratitudine , Eternità . In ci
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386 Tutte le robbe sopranominate ,
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388 cuni tennero rjuesta Fenice non
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3r)0 Il Conte lìaìdessar Castigli
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S93 : di cui Fu 1' opra grande , e
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59 i F'.f'ppo Villani, detto il sol
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396 in grazia ddla di lui professio
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398 pressa in allora l Italia per l
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4oo Versi, die aveano la loto abita
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402 venzione ; mentre avendolo fatt
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INDICE Delle Voci, e modi di dire p
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ADASIO adagio , vedi asso . Fra Gui
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AGGIA per babbi nella seconda perso
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M. Rinieri da Palermo . Cosi m' hai
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ANH , per ha verbo ; cosi Dante Pur
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11 A' SIMILE , cioè in simil 'modo
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i5 l'io Fr. Bartolomeo negli Ammaes
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Si aspro bello sento in ogni parte
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C nìone degli altri pììi moderni
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19 CARENTE mancante ; anche tentò
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Qe meillz qer hom un don qan es pet
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In co' del ponte presso a Benevento
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25 vedesti . tjio. V'ill. e Dante P
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Poi di presenfe mora in fede mia, M
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Come vuol della vita giudicando . 3
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3i re solamente ciò ch» l'uomo ve
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Co.'iì Dante nella rima, la G. pos
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Ch' io non so ben dir quali , E son
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3T faròk a questi tempi straniera
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Per q eu q en er alqes lenz, Pons d
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41 volte in qnesto autore ; cosi an
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Nessun puole acquistar verace loda
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FRAN. Addio Madonna , ed Io torno a
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4( so a nostri tempi durò tal nome
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E onor di nostra Donna . E se legge
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5i GUAGLIANZA agguaglianza ; Ser Br
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53 la eìiiesa di S. J.icopo , e fa
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Ed innovar lo vostro gentil core .
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INVIO ÌBviamento , cos'i giuro giu
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JLJÀBBIA labbra forse nuovo a chi
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LlEVO : Far lievo , levar di tavola
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M ÌVAADIO certamente ; dal Greco p
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Son e volan , e prendevi , e manier
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6T voce formata da mìo , e Sere ,
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6() non intelligìbili , con un pic
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71 NUI noi. Significa grandezza . o
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73 OSTARE per ovviare Provenzale .
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75 Il Regg. de' SS. Compose alla do
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Sinda Bonichi. Vero è che nel core
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79 gè : Pon freno il duol : il Boc
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AoB te la ss amo entrare Juvato l'
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83 PURE dopo la particella ; Petr.
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85 morìa rednco per salutevole amm
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S 87 gus dels Algais q eron qatre f
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.>DETTA negativa amorevole nel fars
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Lo stesso Par. Si- sejje, Cvedea ve
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95 di rime , che quelli della Giust
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95 antichi Padri della nostra Relig
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Che ti dice : Fa di me quel che t'
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Rimedio a questo il buon nocchier r
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101 Come fa notte si mise una barba
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Vien nella mente , e lagrimando tan
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To5 dice Festo , Concionem antiqui
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Forese de' Donati a Dante , Et acco
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Alcun dottor , che Safvo nome avso
Page 565 and 566:
E celesti belleze al mondo sole . n
Page 567 and 568:
N O T A Degli Autori citati nelV In
Page 569 and 570:
ii5 Gino da Pistoja , Canzoni, Ball
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"7 Forese de' Donati. Sonetti contr
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119 Innocenzo Quarto . Traduzione d
Page 575 and 576:
121; Pietro Crescenzio . L'Agricolt
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AUTORI PROVENZALI . 123 Arnaldo Dan
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125 venzale, scritta in quella ling
Page 581 and 582:
IMPRIMA TUR. F. Philippus Anfossi O
Page 584:
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