1 - JScholarship - Johns Hopkins University

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qualcuna delle sue novelle tra quelle cento , che
quasi primizie della politezza Toscana vanno al-
torno. Ci avvertisce il Salviali, che quelle son na­
te da più autori in diverse età; abbiam poi sento­
re , che possa esservene intromessa alcuna del Bar­
berino , dalla nominazione che tra le altre hanno
nel lesto di Carlo G ualteruccl le cento , di Fiore
di parlare ; e dal dire Messer Francesco nelle chio­
se , che nel suo Fior di novelle fa spessa menzione
delle nuove astuzie di Guglielmo di Bergadam , e
non so che di Messer Beriola , de' quali ambedue
si leggono distinte novelle tra le cento. Di più si
legge in questo libro del Barberino scritta una Can­
zone distesa per un Cavaliere nell' istesso caso che
è la novella ottanlunesima tra le sudette, della
Damigella di Scalot ; poiché il Cavaliere , siccome
avvenne alla Damigella si morì del mal d'amore ,
E siccome colei volle aver dopo morie una lettera
a lato che propalasse alla corte del Re Artù esser
ella trapassata per la poca corrispondenza in amo­
re di Lancellolto ; così scorgendosi in mano del
defonlo cavaliere la canzone , fu palesata dà
per sua crudeltà il conduceva a tal fine . Sicché
per la similitudine di questi accidenti , come per
l' altre cose ragionevolmente può la nostra consi­
derazione cica le dette novelle in afférmazione
trasmutarsi . Ancìte la confessione fatta dal Boc­
caccio di non essere egli stato l'inventore cT ogni