1 - JScholarship - Johns Hopkins University

una fiata lo Re là presso a una Badia , andò Mef-
ser Ugonetlo a lui, come fanno i gentili uomini
del paese, quando lo Re mula contrada; e doman­
datolo il Re di sua condizione , e di sua famiglia,
fugli risposto per più Baroni dal lato , abbiendo
elio detto suo stato, tutto 1' essere , e la maniera
di questa Donzella. Dimandò il Re corno era bel­
la, fugli risposto di comunale bellezza. J>ra in sua
Corte un Cavaliere giovane molto provalo, d'armi
l'amoso , e di cortesìa , e di senno , lo cui padre
avea perdute tutte sue Terre , perché avea per di­
savventura misfatto al Re ; e per questo tanto vi
lascio il nome per non Infamar lo figlio del fallo
del padre. Il quale figlio era tutto senza macula.
Lo Re lo fece chiamare, e disse , va vedi questa
Felice, e savrami dire s'ella ti piacesse per com­
pagnia . Rispose II Cavaliere: Io l'ho veduta, e udi­
to tanto di lei di buona fama-, che s'io avessi ter­
ra , e. polessila tenere a onore , io prenderei , anzi
s' io la potessi avere, eh' alcun altra qual fosse .
Abbreviamo qui le parole : lo Re gli concedette
tutte le Terre , eh' avea tenute il padre , in dote
per qup.'.ia Felice , e diegllele per nios^lie , e fecesl
ogni cosa quel di , e ciascun Barone le fece certi
doni . E la Reina fece vestire , e fornire lei di tut­
to . E in somma non si porria dir lo bene, ch'eb-
bono questa compagnia insieme . E .sì mi ricordo
ohe la terra , che gli resllluìo II Re per lo detto