1 - JScholarship - Johns Hopkins University

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sua novella, e che non iscrisse , se non le raccon­
tate da' più antichi, ( il ehe si vede in prova da
quelle , eh'' egli estrasse dalle cento di sopra ricordale
) , ci ammonisce , che tra le tolte , ve ne po­
tesse esser parte dì .Messer Francesco . Fece simi­
gliantemente da giovane Canzoni , Ballate, e So­
netti , che per lo più lacerate dal tempo n' abbiamo
con molta fatica preservate alcune intere, e di
alcune raccolti gli avanzi . Né ha dubio che tali
rime movessero daW amore , che trasportato anch'
egli nei primi anni de II' usanza vecchia , portò ad
una donna nomala Costanza , benché attempato
C del simile fece ancor Dante nel suo convito )
ravvisto dell' errar giovenile , i' interpretava alle­
goricamente , amore della viriù. In proseguendo ta­
li opere gli fu ministra fedele la memoria , come
si manifesta dal veder citali cotanti autori Greci ,
Latini, sacri, e profani , Provenzali, e nostrali di
varie ragioni . Neppiir gli altrui scritti , ma i del­
ti acconciamente cangiò nel proprio bisogno • Dal
parlare di Francesco di Granvilla , di Francesco
Dandelot, e di Ugolino Brucola , o Bruzola , che
in rime Rom'agnuole scrisse de' modi di salutare ,
apprese in buondato i suoi Documenti ; e di tali
osservazioni l' animo invaghilo delle virtù , comin­
ciò ben tosto a farsi per utilità pubblica un pro­
prio tesoro . Dice egli, eh' essendo anche picciolo
fanciullo a una corte Cerano queste i conviti^ e