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1 - JScholarship - Johns Hopkins University

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•2G'^<br />

Che tal fiala la madre lo latti ,<br />

Che molte cose nocive rimuove<br />

Da lui , coni' una cara medicina .<br />

Così ancora in ogni mutazione<br />

Di queslo infante , al suo latte lo porta .<br />

Dì alla madre , quando tu gliel lasci :<br />

Che non gli lasci nel viso guardare<br />

A lui, che'1 guardo corrompe lo specchio;<br />

Che ciò leggcimenle ne ha più morti.<br />

Né queslo infante ancor lasci guardare<br />

In cose sozze , o inferme , o corrotte.<br />

Su nel lattar porrai alquanto mele.<br />

Ma tuttavia li ricordo per Dio!<br />

Che quando il vie' a lattare faccia sì ,<br />

Che alquanto prima , che del latte versi.<br />

Ciò più convien la dimane a digiuno;<br />

E son di quelle , che lavan la parie.<br />

Dove la bocca si vien dell' infante .<br />

Qui lasso del rimuover della culla ,<br />

E del cantar che gli si fa d'intorno ,<br />

Ma dico tanto, che ben dò conviene.<br />

La prima al corpo , e 'l canto a dilettare<br />

L'anima sua, a conforlallo tutto.<br />

Però 1' antiche furon gran maestre ,<br />

Ma certe son, che dicon : eh' este cose<br />

Furon trovale per fargli dormire;<br />

E perche ancor queslo cantare udendo,<br />

Lassano II pianto, ch'essi fanno , spesso .

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