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XXXIV
gale in Firenze » Furongli anco amici Messer Do­
nato Velluti , Messer Francesco Salviali , e Dino
Compagni uomo non punto volgare nelle rime, e
nella cronica Fiorentina. Di là da monti trovia­
molo negl' intrattenimenti con Messer Bernardi
'Naumaro oratore del Re di Francia , con Mada­
ma Floria d' Oranges , e con altri signori , e don­
ne , le cui rare virtù eziandio ne' giuochi, dichia­
ra ammirabili . Fu Messer Francesco da giovane,
come si scorge dall' originale de' suoi Documenti,
di forma assai avvenente , ma fatto magro dalV
età , e .-spenta dagli studi , e dalle fatiche la giove­
nile allegrezza, parve poi più tosto venerabile, che
di aspetto giocondo . Così pieno d' anni, e di ri­
putazione terminò la sua vita con dolore univer­
sale della città di Fiorenza ; e perché fosse invi­
tala di continuo a lacrimarlo , fé scrivere il Boc­
caccio , come si slima , in un marmo sopra il di
lui sepolcro in Santa Croce , i seguenti versi .
INCLYTA FLANGE TVOS LACRYMIS FLOREWTIA CtVES
ET PATRIBVS. TANTIS FVNDAS CREATA DOLOREM
DVM REDEVNT DOMINI FBANCISCI FVNERA MENTS
DE BARBERINO ET NATI NAM IVDICIS OMNE
OESSERAT OFFICIVM SVA CORDA CAVENDO REATV
SED SATIS EXCEDIT NATVM QVIA DOCTVS VTROQVE
IVRE F\'IT GETJITOR SED SOLO FtLIVS VNO
SCILICET IN CAVSIS QVAE SVNT SAECVLARIBVS ORTAE
noe SVNT SVE LAPIDE POSITI QVIBVS VLTIMA CLAVSIT
PERFIDA MORS OCVLOS PAVCIS DILATA DIEBVS
STRAGE SVB AEQVALl QVAE TOTVM TERRVIT OBBEM
IN BIS SENARIO QVATER AVCrO MILLE TRECENTIS