1 - JScholarship - Johns Hopkins University

me , le dice , che gnardi per testa , cioè i eapìversi , che
quivi lo troverà espresso ; tantoché sendo questo so­
netto stampata , come oggi si costuma verso per verso ,
diviene così oscuro , che non s' intende ; ma s' apre il suo
aenso leggendosi all' antica , e si trova DANTE ,
Di ciò , eh' audìvi div pvimievomcnte ,
Avea talento di saver lo core ,
Non come ondivi il trovo certamente ;
Tanto v'assegna saggia lo seniore ,
E poi vi piace eh' io vi parli bella ,
Sacciate no ; che ben son d'un volere
Per testa lo meo div vada cercando
Gentil mia donna di vostro laudare ,
Se fosse ver ciò ben compitamente,
Ma pev un cevio di vergogna fuore.
Che move e vien da voi sovva saccente ,
Se 'l cor va dalla penna svariando ,
E se v' agenza , el vostra gran savere,
Se di voler la meo nome v' abbello,
E da notarsi che questa voce Sonetto , è nome , che non
pur si conveniva a quella composizione dì quattordici ver­
si legati con rime a certo modo ; ma era comune anche
ad altre poesie ; e Dante appella sonetto nel libro della vi­
ta nova tal componimento , che giustamente si direbbe can­
zone , essendoci varie sorti di rime , e qual verso lungo ,
e qual breve , sino al numero dì venti . e comincia .
0 voi , che pev la via d' Amor passate ,
Attendete , e guardate ,
Poi finito eh' egli l'ha , dice nel dichiaiarla Questo so­
netto ho due porti , Trovo ancora nel MS. Strozzi , che
(iiovanni degli Alfani scrìsse a Guido Cavalcanti .
Significastìmi in un sonetto
Rimatetia
Il valore della giovane donna ,