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geminato, com' ora in questa Famiglia per la Pre­
fettura di Roma , e per altri molti splendori il­
lustrato . Di Rinieri non si legge se non che in­
sieme con Niccolò nato di Barna prese la prima
tonsura nel MCCCXF. Ebbene ancor'uno , il qua­
le per mio credere dall' affezione , che Messer
Francisco profasdva al Vescovo Messer Antonio
d' Orso , fu nominalo Antonio ; della cui memoria
non si rinvengono quasi altri vestigi, che il ri-
novellamento del suo nome reiteralo felicemente in
c^sa Barberina , che adesso vi si scorge per vir­
ili , e per dignità eminenlissimo . Di Barna secon­
da moglie è sicuramente figliuolo Niccolò ; es­
sendo egli insliluito erede in tutto da essa V an­
no MCCCLII., e la Bartolomea, che sopra al
MCCCLXXXIII. trasse ì suoi giorni , essendole 'm
queir anno da Taddeo di Cecco Barberino per te­
stamento lasciato il bruno . Oltre i congiunti dati
a Messer Francesco dalla natura , procacciossene
con V esqu'isile sue maniere degli altri ; e tra i più,
segnalati amici si fu il Conte Baldo da Passi-
gnano , che con i meriti propri , e sol favore del
Re d' Ungheria , mollo avanzossi . Messer Forese
da Rahatta , uomo di tùnto sentimento nelle leg­
gi , che dal Boccaccio , e da altri valeni' uomini,
un' armario di ragion civile fu riputato , con quel­
lo nello studio di Padova , e con questo avendo
egli contraila amistà nel pratlicar la scienza le-