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lo veramente fosser congiunti il sonno, e la mor­
te . Ridotte a buon fine le sue faccende, egli pa­
rimente si ricondusse F anno MCCCXIIl. di pri­
mavera in Italia ; recando seco privilegio di Cle­
mente V. per potersi dottorare , o come essi dice­
vano convenlare , per mano del Vescovo, o di
Fiorenza , o di Bologna , o di Padova , spedito
in Avignone alll 29. di Marzo F anno ottavo
del suo Pontificalo . Volle nulladimanco Frances-
eo porgere così onorevole spettacolo alla patria i
dove al certo la peregrinità dell' etto il rese a
tutti grazioso , qualmente si raccoglie da quanto
Matteo Villani nobilissimo isterico Fiorentino des­
crive , da trentasei anni dopo , del maestramento
in Teologia di Fra Francesco di Biancozzo de'
Nerli Romilano , che per non essere allora quel­
la città solita di godere di tal vista , fu con
pubblica festa celebrato . Dunque Messer France­
sco Barberino , che s' annovera il primo , che in
Firenze ricevesse la Laurea , non dovette esser il
secondo negli applausi, e se tale anzianità é con­
cessa dal Villani al siidelto Nerll , deesl inten­
dere che il Nerli fu il primo , in quanto laurea­
lo in divinità , ( così essi chiamano la Teologia ) ,
ovvero il primo salilo a questo grado per i pri­
vilegi conressi dui Papa alla città , non per quel­
li che dall' istesso ottenne nella sua prii'ata per­
sona il Barberino - Nel palazzo de'figliuoli di Pie-