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Billoreddu era nato povero e spoglio come i figli dei pastori<br />
e che nei giorni di freddo non diceva tittia.<br />
Il pattuglione fischiò e lui scese per farsi vedere. C’era<br />
molto freddo, ma il cielo era stellato; il suono dell’organo<br />
giungeva debolissimo; poi squillarono le campane e si<br />
udirono anche spari.<br />
XIX<br />
Alla fine di aprile i lavori furono ultimati. Dal poggio<br />
della Crocetta l’ombra della villa di Scarani si allungava<br />
come un rapace e all’ora del tramonto invadeva il paese.<br />
La gente ammirava i balconi spaziosi con le ringhiere leggere,<br />
ma si dimenticava di Andrea che aveva realizzato<br />
quell’opera rimettendoci più di quanto temesse.<br />
Per l’inaugurazione della villa, Scarani si portò dietro<br />
molti amici di Milano e invitò anche don Garofalo. Il paese<br />
sembrò spaurirsi al rombo delle lunghe macchine che<br />
sfilavano sulla strada tortuosa della Crocetta. Andrea e<br />
Pietro attendevano discutendo con l’ingegner Pieroni.<br />
– Mi vuole rovinare, non mi rimane niente, – diceva<br />
Andrea disperato.<br />
– Devo attenermi al capitolato.<br />
Scarani scese dalla macchina senza più zoppicare.<br />
– Casa vi dicevo? È un angolo di paradiso, guardate<br />
che cielo! E quei monti, e la valle, e il lago...<br />
– Bello! Bello! – ripetevano gli invitati.<br />
– La strada per il Bondone dove passerà? – chiese uno<br />
del gruppo.<br />
Scarani tracciò dei segni nell’aria.<br />
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– Scende lì, – disse indicando i colli, – e si innesta alla<br />
Gardesana.<br />
– E le aree quali sono? – chiese ancora un altro, srotolando<br />
un grande foglio di carta lucida dove era segnato il<br />
piano di lottizzazione.<br />
– Tutte quelle che si vedono, – disse Scarani. – Non è<br />
stato facile smuovere la pratica della strada e ottenere i<br />
contributi per le altre opere, – continuò, – il Reverendo<br />
ne sa qualcosa... Senza la sua assistenza spirituale e temporale<br />
non ce l’avrei fatta.<br />
Don Garofalo si avvicinò e, minimizzando i suoi meriti,<br />
disse che non aveva fatto niente di eccezionale; e poi<br />
per lui era un piacere fare del bene a quelle povere comunità<br />
contadine.<br />
Gli amici di Scarani discutevano, traducendo in affari<br />
tutto ciò ch’era visibile dal poggio. Le terre le strade il fieno<br />
le case vecchie e la gente entrarono in un grande calcolo,<br />
che soltanto menti abituate a maneggiare bilanci e profitti<br />
potevano seguire. Scarani esponeva i suoi programmi<br />
a voce alta. Con l’indice puntato indicava i luoghi dove sarebbero<br />
sorti i campi da sci, l’albergo, il nuovo stabilimento<br />
dei bagni di fieno, le piscine e i campi da tennis.<br />
Andrea attendeva per poter parlare da solo a solo col<br />
commendatore, il quale avvicinandosi troncò ogni discorso<br />
preparato.<br />
– Ti rimorde la coscienza per i pasticci che hai fatto?<br />
Ti assolvo, mi sono portato anche il prete.<br />
– Pasticci non ce ne sono, anzi... – cercò di dire Andrea,<br />
– il vostro tecnico ha visto e controllato.<br />
– Sì, il tecnico! me lo saluti, non mi fido di nessuno,<br />
seguo solo il mio naso.<br />
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