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Greggi d'ira - Sardegna Cultura

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sione di qualcosa d’insolito: uno strano fruscio seguito da<br />

un bisbiglio. Stava per inoltrarsi in un altro sentiero quando<br />

qualcuno gl’intimò l’alt. Chiese chi c’era.<br />

– Polizia! – rispose una voce decisa.<br />

Pietro si accorse di essere circondato da militari armati.<br />

Gli chiesero i documenti e poi incominciarono le domande:<br />

da dove veniva, dove andava, chi aveva visto nel<br />

paese, perché rientrava all’ovile così tardi, dov’era l’ovile...<br />

Pietro rispondeva con calma. Ma quelli volevano sapere<br />

ogni particolare: quanti pastori avevano partecipato<br />

alla riunione, dove si erano riuniti, se erano usciti in gruppo<br />

o uno alla volta... le domande non finivano più.<br />

– Da quanto tempo non vedi Crapolu? – gli chiese poi<br />

bruscamente il capo.<br />

– Non ho motivo di vederlo, né lui di cercarmi.<br />

– Spesso si rifugia nel tuo ovile e tu gli procuri cibo e<br />

armi.<br />

Pietro era diventato insofferente.<br />

– Avrei fretta, mio fratello è solo nell’ovile.<br />

– Non hai risposto alla mia domanda, – insistette il<br />

capo alzando la voce.<br />

– Devo dire che siete male informati...<br />

– E già, noi siamo fessi, beviamo tutto ciò che ci raccontano<br />

e anche le tue frottole.<br />

– Non dico questo.<br />

Lo condussero fino allo stradone, dov’era la camionetta,<br />

seminascosta fra i cespugli. Stettero lì per un po’, poi<br />

uno dei militari riprese: – Parla!<br />

Pietro abbassò la testa e non rispose.<br />

– Avete tutti la stessa scorza dura, – urlò il capo, – ma<br />

vi domo io.<br />

32<br />

Ci furono altre minacce, ma Pietro non uscì dal suo silenzio<br />

risentito. Alla fine gli dissero: – Puoi andare, ma attento,<br />

ti sorvegliamo anche quando non ci facciamo vedere.<br />

Pietro si allontanò senza dire niente. Erano proprio fissati,<br />

un giorno sì e uno no gli perquisivano l’ovile e facevano<br />

le stesse domande con le stesse minacce. Cosa volevano<br />

da lui, con quella grinta poi! Che se lo cercassero da<br />

soli il bandito.<br />

Trascinati dai cani poliziotti e incalzati dalle smanie<br />

dei comandi, i baschi correvano da un salto all’altro, irrompendo<br />

di notte nei paesi come anime disperate. Volevano<br />

che la gente si aprisse e parlasse e dicesse più di quanto<br />

non sapesse, ma le loro rabbiose minacce non approdavano<br />

a niente. Il silenzio dei pastori, assediati negli ovili,<br />

e il muto pallore delle donne, tormentate nell’intimità<br />

delle case, li rendeva furibondi; si sentivano derisi e odiati,<br />

anche se la gente provava compassione per le paure e lo<br />

smarrimento di quei giovani venuti da lontano che non<br />

riuscivano a sorridere.<br />

All’ovile il cane abbaiò rabbiosamente, poi riconobbe<br />

Pietro e gli corse incontro scodinzolando. Pascaleddu si<br />

affacciò alla porta della capanna.<br />

– Sei tu, Pietro?<br />

– Sì, ci sono novità?<br />

– Le pecore riposano sotto la quercia. Perché così tardi,<br />

sta bene mamma?<br />

– Sta bene. Avevi paura da solo?<br />

Pascaleddu rispose che lui non aveva paura neanche<br />

del diavolo.<br />

– Lo so che sei coraggioso.<br />

Nella capanna attizzarono il fuoco.<br />

33

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