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Greggi d'ira - Sardegna Cultura

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e andò a prenderla. I pastori si sedettero sui sassi, attorno<br />

alla fonte disseccata.<br />

Pietro staccò alcune fronde da un arbusto di leccio e le<br />

portò alle pecore, immobili dentro il cassone del camion:<br />

unico segno di vita il tepore che ancora circolava in quei<br />

magri corpi. Ne toccò una, sembrava già fredda. La sollevò:<br />

era rigida. Si precipitò a toccarle tutte, convulsamente:<br />

ne contò dieci già morte. Separò pietosamente le vive<br />

dalle morte, poi si aggrappò alla sponda del cassone e accennò<br />

un canto funebre rotto dai singhiozzi; aveva voglia<br />

di picchiarsi la testa e gridare, ma si lasciò cadere in mezzo<br />

alle pecore, con un disperato desiderio di consumarsi<br />

così anche lui.<br />

– Cosa fai lì dentro? – chiese Nasciu, accorso nel frattempo.<br />

Pietro gl’indicò le pecore che aveva messo da parte.<br />

Anche Nasciu contò quelle morte e quelle che stavano per<br />

morire. Pianse in silenzio.<br />

Scavarono una fossa profonda evi seppellirono le pecore,<br />

adagiandole su un letto di frasche. Intorno a quel mucchio<br />

di terra nessuno riusciva a parlare.<br />

– Adorare queste misere bestie non serve a niente, –<br />

disse Lillinu, commosso. – Andiamo via.<br />

Pietro aveva deciso per suo conto: non sarebbe tornato<br />

in paese.<br />

– Cosa vuoi dire? – gli chiese allarmato Lillinu.<br />

– La nostra sfilata a Cagliari non è servita a niente,<br />

dobbiamo scioperare, anche se non abbiamo padroni che<br />

si possono indicare col dito. – Era calmo. Gli altri pastori<br />

lo ascoltavano sconcertati.<br />

– Dobbiamo bloccare la strada alla traversa, – conti-<br />

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nuò Pietro, – lì passano i camion della miniera, i pullman<br />

che vanno a Olbia e anche le camionette dei baschi.<br />

Lillinu cercò di dissuaderlo, i rischi erano grossi. Ma<br />

Pietro disse che solo così potevano far sapere agli altri che<br />

un paese stava morendo abbandonato da tutti.<br />

– Facciamo le barricate sulle strade e rimaniamo tutti<br />

lì, uniti.<br />

I pastori non volevano imbarcarsi in quell’altra avventura,<br />

cominciavano a diffidare di Pietro.<br />

– Se vogliamo vivere come uomini dobbiamo distinguerci<br />

dalle bestie, – insistette questi.<br />

– Ci dobbiamo pensare, – rispose qualcuno, – ciò che<br />

ci proponi è grave.<br />

– Io ho deciso, – ribatté fermo Pietro. – La strada la<br />

blocco da solo, questa notte, con pietre e tronchi.<br />

Seguì un silenzio angoscioso. Nessuno riusciva a sollevare<br />

lo sguardo da terra.<br />

– Non è per paura, – tentò di dire alla fine Chircu Calia,<br />

– queste cose si sa come cominciano, ma non come finiscono.<br />

Pietro era calmo, sembrava che la decisione presa avesse<br />

placato tutti i suoi tormenti. Si alzò in piedi e prima<br />

d’allontanarsi disse: – Questa nostra vita non merita alcun<br />

rispetto. Ci stiamo spegnendo miseramente, muti e rassegnati<br />

come le pecore. Ebbene, io preferisco morire subito,<br />

se ciò deve accadere, ma urlando e imprecando. Che tutti<br />

sentano la mia voce e si scuota chi non ha acqua nelle vene!<br />

– Vengo con te, – gli gridò Nasciu, affiancandoglisi.<br />

Anche Lillinu lo raggiunse e rivolto agli altri pastori<br />

disse: – Forse ha ragione lui.<br />

Montarono tutti sui camion. Era già sera.<br />

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