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Pietro non l’udì e continuò: – Ho imparato tante cose<br />
in questi anni...<br />
Uno non sentiva l’altro, ma continuavano a parlare.<br />
– Nel paese dicono ch’è stata un’idea tua, – disse Giovanna.<br />
– Il mondo è grande, non esiste solo il gregge, – disse<br />
Pietro.<br />
– Non te la perdoneranno, – continuò lei.<br />
– Mario dice che tutti insieme possiamo sollevare il<br />
mondo, – riprese lui.<br />
Improvvisamente il trambusto crebbe: si udirono urla<br />
e pianti e si videro mescolate agli agenti altre persone.<br />
Erano turisti di passaggio, scesi da un pullman appena arrivato.<br />
Seguivano «gl’itinerari romantici» consigliati da<br />
«Grazia». C’era stato qualche svenimento. La guida turistica<br />
chiedeva al commissario la camionetta per far rientrare<br />
a Nuoro parte della comitiva.<br />
Pietro accompagnò sua madre fuori dal recinto.<br />
– È meglio che torniate in paese, – le disse, – non succederà<br />
niente.<br />
– Verrà anche Pascaleddu? – chiese lei piena di apprensione.<br />
– Voleva venire, ma Merzioro glielo ha impedito.<br />
– Stai attento.<br />
– Sono grande.<br />
– Anche tuo padre... – continuò Giovanna scuotendo<br />
la testa con un gesto desolato.<br />
– È passato tanto tempo... Lui era solo, noi siamo tanti.<br />
Dall’altra parte della barriera un ragazzo chiamava Lillinu,<br />
era venuto di corsa dal paese per dirgli che lo vole-<br />
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vano al telefono persone importanti di Cagliari. Lillinu,<br />
sporgendosi dal muretto, gridò: – Il Consiglio, la Giunta,<br />
il Sindaco e tutto il popolo sono riuniti alla traversa,<br />
chi ci vuole deve venire qui.<br />
Giovanna aveva oltrepassato la strada e scendeva verso<br />
San Giovanni, sola. Ogni tanto si voltava. Pietro s’affacciò<br />
al parapetto che separava lo spiazzo dalla discesa e<br />
chiamò sua madre.<br />
– Tutto andrà bene, – disse, tenendo le mani.<br />
Giovanna non lo udì e fece un cenno col capo.<br />
XI<br />
Dai megafoni una voce chiamò: – Attenzione! Attenzione!<br />
il signor Sindaco è atteso alla camionetta, per una<br />
comunicazione radio urgente.<br />
Lillinu, dal muretto dello sbarramento, rispose: – Non<br />
ci accontentiamo più di promesse, quello che vogliamo lo<br />
sanno anche i sassi.<br />
– Lavoro! Mangimi! Contributi! – gridarono i pastori.<br />
Suonarono anche le sirene degli automezzi bloccati e il<br />
frastuono si spandeva per i pendii e nelle vallate.<br />
Don Fancello, che saliva per la scorciatoia di San Giovanni,<br />
stette in ascolto. Percepì chiare le voci che chiedevano lavoro<br />
e mangimi e udì anche il fischi e gli altri frastuoni. Si<br />
voltò verso il paese, quasi per cercare una risposta a tutto ciò<br />
che s’agitava nel suo animo. I comignoli non fumavano.<br />
Per condurre alla ragione quei dissennati, il parroco<br />
aveva chiesto il suo aiuto. Si erano incontrati in sagrestia.<br />
Don Lovicu andava avanti e indietro, agitando le mani:<br />
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