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Dall’orticello di Padules, intanto, giungevano le voci<br />
concitate di Annanghelu e degli altri.<br />
– Li senti? Presto si azzanneranno, – commentò Peppe,<br />
– il gioco della morra è schifoso. – Pietro non rispose,<br />
fissava la strada e sembrava assente. – Ti dicevo dei banditi,<br />
– riprese Peppe, – è un mestiere come un altro coi<br />
suoi incerti e i suoi lati buoni.<br />
– Il mestiere dei disperati, – rispose Pietro senza sollevare<br />
lo sguardo dalla strada.<br />
Tornarono indietro e si fermarono a ridosso del muraglione<br />
nella piazza del mercato vecchio. Peppe con calma<br />
continuò: – Certi mestieri sono figli del bisogno. Qui solo<br />
pastori potevamo essere, ora non c’è niente, ma un paese<br />
non può morire e allora i mestieri s’inventano.<br />
Da Padules giungevano altri clamori: la morra era cessata<br />
e si era accesa la zuffa.<br />
– Anche la morra è mestiere, – disse Pietro, – andiamo<br />
a separarli, altrimenti Annanghelu...<br />
Peppe gl’impose di non muoversi: Annanghelu una<br />
pestata se la stava cercando da tempo, forse gli faceva anche<br />
bene. La mente di Pietro andava liberandosi dai fumi<br />
del vino e man mano che acquistava lucidità i pensieri<br />
tornavano a pungere come chiodi.<br />
Peppe riprese a parlare di banditi e disse che non c’era<br />
da meravigliarsi se ce n’erano tanti. Pietro era irrequieto,<br />
propose di tornare da Maria Gattu. La bettola era vuota<br />
e si sedettero nuovamente attorno al tavolino.<br />
– Io parlo di chi non deve niente alla giustizia, – riprese<br />
Peppe, con una insistenza che rendeva Pietro sempre<br />
più insofferente.<br />
– Ci vuole niente a trasformarsi in bandito: basta non<br />
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presentarsi a una chiamata del maresciallo... i giornali fanno<br />
chiasso e la taglia cresce ogni volta che succede qualcosa<br />
di serio, anche se il bandito non c’entra niente.<br />
Pietro si chiedeva dove voleva parare Peppe con quegli<br />
strani discorsi; per cambiare argomento disse che lui<br />
voleva andare da Annanghelu.<br />
Peppe lo trattenne ancora e continuò: – Se uno ci sa fare<br />
può avere anche una doppia taglia, basta mettere in<br />
concorrenza i califfi, ciascuno di loro vuole arrivare per<br />
primo. Hai visto con Luigi Campus: cinque milioni e se<br />
avesse dato retta a me sarebbero stati dieci, i baschi volevano<br />
pagare di più.<br />
– Non è un’invenzione nuova, – rispose Pietro, – banditi,<br />
morti e arrestati ci sono sempre stati.<br />
Peppe replicò: – Allora non hai capito niente. Sto dicendo<br />
di fare il bandito per gioco, per la taglia: un lavoro<br />
come un altro.<br />
– E per gioco finire steso a terra con un chilo di piombo<br />
in corpo, – ribatté Pietro.<br />
– Ogni mestiere ha i suoi rischi, è questione di saperci<br />
fare. Ci vuole fegato! Tu te la senti? Ti aiuto io, ti faccio<br />
mettere una taglia mai sentita e fra qualche anno sarai a<br />
casa sistemato, – parlava sottovoce ora Peppe e aveva un’espressione<br />
molto seria. Pietro non riuscì più a controllarsi<br />
e scattò in piedi.<br />
– Mi consideri un disperato! – esclamò pieno di sdegno.<br />
– Perché te la prendi? Mi sembri un bambino, – gli rispose<br />
Peppe senza scomporsi, – ti considero capace di fare<br />
cose che i miserabili non sono capaci di fare. Sei un pastore<br />
senza pecore ora e tra sei mesi neanche tu servirai a niente.<br />
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