Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
padri non conoscevano cooperative e tiravano avanti: bene<br />
o male ci hanno allevato. Liberaci dai debiti, Nino, e lascia<br />
che ciascuno torni come prima. Siamo ignoranti, noi, non<br />
c’intendiamo di banche, di contratti e di tutte quelle diavolerie<br />
che tu facevi.<br />
Gli altri pastori ammutolirono ancora, più confusi che<br />
mai. Volevano andar via, tornare dal gregge, per pensarci<br />
da soli, con calma. La cooperativa era finita ormai e forse<br />
era un bene. Pedoi aveva ragione: ciascuno doveva tornare<br />
a tessere da solo la propria lana. Quelle riunioni che<br />
non finivano più, quel discutere sempre le stesse cose e<br />
quel mettere in comune le miserie era un tormento per<br />
chi era abituato a confidare le proprie pene alle pecore e<br />
ai sassi muti.<br />
Un lampo passò negli occhi di Nino Monne.<br />
– Io posso liberarvi dai debiti, – disse, – ma dovete seguirmi<br />
ancora.<br />
Un coro di fischi lo interruppe. I pastori non volevano<br />
seguire più nessuno.<br />
– Ascoltiamolo sino in fondo, – gridò Pietro, che voleva<br />
capire tutto.<br />
Nino Monne ebbe un momento d’esitazione, poi continuò:<br />
– Manteniamo in piedi la cooperativa e allarghiamola<br />
ai pastori dei paesi vicini, così la banca ci darà<br />
maggiori anticipi e noi potremo pagare il vecchio e avere<br />
anche il necessario per gli altri bisogni.<br />
– Basta con le banche!<br />
– E con le cooperative!<br />
– E con te!<br />
Se avessero potuto avrebbero cancellato anche il ricordo<br />
della cooperativa. Pietro voleva parlare.<br />
26<br />
– Abbiamo parlato anche troppo, andiamo a denunziarlo,<br />
– gridarono dal fondo del camerone.<br />
– Lasciatemi dire la mia, – insistette Pietro alzando la<br />
voce. Qualcosa bisognava pur deciderla.<br />
– La denunzia e la galera non pongono rimedio ai nostri<br />
mali. Il debito tocca tutti, ce lo dobbiamo dividere in<br />
parti uguali...<br />
– Bella scoperta!<br />
– Non sarà una scoperta, – continuò Pietro allargando<br />
le braccia, – ma dobbiamo togliere dall’impiccio quelli<br />
che hanno firmato le cambiali.<br />
– Deve pagare lui, – gridò Mastinu.<br />
Ma tutti sapevano che Nino Monne le sue pecore,<br />
messe insieme chi sa come, le aveva dovute vendere per<br />
pagare l’avvocato.<br />
– Ci siamo dentro tutti, – riprese Pietro, – perché tutti<br />
ci siamo dati a questo giuda con gli occhi chiusi. Andremo<br />
noi a parlare con quelli della banca per ottenere una<br />
proroga. Ma a Nino Monne non perdoneremo mai di aver<br />
distrutto quel po’ di concordia che stava nascendo fra di<br />
noi. Ci ha tolto anche la speranza.<br />
– Tu hai sobillato gli altri! gli gridò Nino Monne.<br />
– Esci! – ribatté Pietro, – non hai più niente da raccontarci.<br />
– Fuori! Fuori! – urlarono tutti in coro.<br />
Un passaggio stretto si aprì in mezzo al gruppo e per<br />
un momento ci fu silenzio. Quando passò vicino a Pietro,<br />
Nino Monne disse: – Con te la partita non è chiusa.<br />
Un fragore di voci e di fischi rimbombò nel camerone<br />
e Nino Monne, impaurito, uscì di corsa.<br />
Ritornò un silenzio doloroso. Quelle cifre che aveva<br />
27