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Rapporto sullo Stato dell’<strong>Ambiente</strong> Comune di <strong>Pesaro</strong><br />
Indicatore: Anidride solforosa<br />
Premessa:<br />
L’anidride solforosa (SO2) è il prodotto dell’ossidazione dello zolfo. La principale fonte di<br />
inquinamento da anidride solforosa è rappresentata dagli impianti termici, (civili e industriali) che<br />
vengono alimentati con combustibili liquidi o solidi che presentano concentrazioni di zolfo<br />
variabili, fanno eccezione i combustibili gassosi quali GPL e Metano in cui le concentrazioni di<br />
zolfo sono infinitesime.<br />
L’inquinamento di anidride solforosa da traffico veicolare, ma anche da riscaldamento si è oggi<br />
assai ridotto poiché la legge impone limiti tassativi sulle concentrazioni di zolfo nei carburanti e di<br />
gran parte dei combustibili.<br />
L’anidride solforosa è stata il principale responsabile del fenomeno delle piogge acide e rimane<br />
tuttora importante per questo grave effetto. Infatti l’anidride solforosa (SO2) presente nell’aria in<br />
presenza di radiazioni U.V. viene ossidata ad anidride solforica (SO3), la quale in presenza di<br />
umidità genera acido solforico che acidifica la pioggia (pH ≅ 5,6).<br />
Gli effetti delle piogge acide sono molteplici, e interessano gli ecosistemi idrici, la vegetazione, le<br />
opere murarie (in particolare il patrimonio artistico), la salute. Nei fiumi, nei laghi un abbassamento<br />
del ph provoca notevoli alterazioni, a valori di pH minori di 6 lo sviluppo degli embrioni di alcune<br />
specie viene bloccato, mentre a valori inferiori a 5 cominciano a scomparire le specie ittiche più<br />
sensibili.<br />
Particolarmente rilevante è l'effetto sui monumenti: il marmo, che è costituito da carbonato di<br />
calcio, viene, per effetto dell'acido solforico, trasformato in solfato di calcio. Il solfato è molto più<br />
solubile in acqua del carbonato e quindi le piogge successive sciolgono letteralmente il monumento<br />
strato dopo strato. Un fenomeno analogo subiscono i metalli che sono sottoposti ad un processo di<br />
corrosione.<br />
Nella Tab. 4.6 sono riportati i limiti previsti per l’anno in corso e quelli al 2005. Inoltre vengono<br />
riportate le soglie di valutazione, che permettono di classificare lo stato di qualità dell’aria in classi<br />
crescenti, separate dalle soglie di valutazione inferiore, superiore, dai limiti e dalla soglia di allarme.<br />
VALORE LIMITE VALORE LIMITE<br />
SOGLIA DI SOGLIA VALUTAZIONE<br />
ORARIO<br />
(24 ORE)<br />
ALLARME (MEDIA 24h)<br />
440 µg/m 3 di SO2<br />
valore 2002<br />
non più di 24 volte<br />
per anno civile<br />
350 µg/m 3 in vigore fino al 2004<br />
125 µg/m<br />
di SO2<br />
dal 2005<br />
non più di 24 volte<br />
per anno civile<br />
3<br />
di SO2 soglia di<br />
attenzione (DM 94)<br />
250 µg/m 3 di SO2 soglia di allarme<br />
(DM 94)<br />
125 µg/m 3 500 µg/m<br />
di SO2<br />
dal 1/1/ 2005 da non superare più di<br />
3 volte per anno civile<br />
3 di SO2<br />
per tre ore consecutive<br />
per area di 100 Km 2 Soglia Superiore:<br />
75 µg/m<br />
o<br />
intero agglomerato<br />
(dal 1/1/2005)<br />
3 di SO2 non superare più<br />
di 3 volte per anno civile (equiv.<br />
al 60% del limite sulle 24 h)<br />
Soglia Inferiore:<br />
50 µg/m 3 Tab. 4.6: ANIDRIDE SOLFOROSA<br />
di SO2 non superare più<br />
di 3 volte per anno civile (equiv.<br />
al 40% del limite sulle 24 h)<br />
Dati:<br />
Nella stazione di Piazza Garibaldi sono stati riscontrati valori massimi giornalieri di circa 18 µg/m 3 ,<br />
mentre con il mezzo mobile i valori massimi (sempre giornalieri) non superano i 20 µg/m 3 , valori<br />
cioè piuttosto inferiori alla soglia più bassa.<br />
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