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Rapporto sullo Stato dell’<strong>Ambiente</strong> Comune di <strong>Pesaro</strong><br />
Presentazione:<br />
7.2: Qualità delle acque marine<br />
La fascia marino-costiera rappresenta un ambiente molto delicato per quanto riguarda gli impatti<br />
derivanti dalle attività umane. Oltre a variazioni dello stato fisico naturale dell’ambiente dovuto alle<br />
infrastrutture costruite dall’uomo, tale ambiente riceve anche apporti dai fiumi e dalle aree<br />
urbanizzate che vi insistono. Gli apporti fluviali in relazione al carico di nutrienti che veicolano e<br />
alla loro portata, possono aumentare il naturale livello trofico delle acque marine per tratti più o<br />
meno estesi. L’alta densità demografica delle aree urbane inoltre, unitamente alla presenza di<br />
elevati flussi turistici, determinano spesso situazioni locali di degrado della qualità microbiologica<br />
delle acque, da attribuire principalmente alla presenza di scarichi civili ed industriali.<br />
Riferimenti normativi:<br />
D.P.R. 470/82 disciplina la balneabilità delle acque marine costiere italiane dal emanato in seguito<br />
al recepimento della Direttiva Comunitaria 76/160.<br />
La verifica della qualità delle acque di mare prevista nella presente normativa viene effettuata per<br />
mezzo di indicatori chimico-fisici e microbiologici che considerano prevalentemente l’aspetto<br />
sanitario e la tutela della salute pubblica.<br />
I parametri da ricercare nelle acque sottoposte ad analisi sono i seguenti:<br />
- parametri di natura microbiologica (coliformi totali, coliformi fecali, streptococchi fecali)<br />
- parametri di natura chimica (pH, ossigeno disciolto, presenza di oli minerali, fenoli e tensioattivi)<br />
- parametri di natura fisica (trasparenza , colorazione, temperatura).<br />
E’ evidente che l’intendimento del legislatore è volto ad elaborare un protocollo normativo teso alla<br />
salvaguardia della salute del bagnante piuttosto che a mettere in risalto le problematiche connesse<br />
con lo stato dell’ambiente marino in quanto tale. Le indagini sono dunque rivolte ad un<br />
microsistema costituito da acque prossime alla battigia, scarsamente influenzate dalle correnti e<br />
dalle condizioni meteomarine.<br />
D.L.vo 152/99 - Introduce criteri innovativi per poter caratterizzare e controllare gli ecosistemi<br />
marini costieri secondo un approccio che valuta in modo globale tutte le componenti e i fenomeni<br />
coinvolti; essa infatti introduce i concetti di tutela della qualità delle acque attraverso l’adozione di<br />
monitoraggi atti ad evidenziare le sorgenti di inquinamento e la conoscenza delle cause del degrado<br />
dell’ambiente marino. Lo stato di qualità ambientale è definito sulla base dello<br />
stato chimico, con la ricerca di sostanze chimiche pericolose nei sedimenti e nei mitili<br />
stato ecologico, definito in base sia allo stato trofico (che corrisponde all’applicazione dell’indice<br />
TRIX) che allo stato chimico delle acque che alle caratteristiche delle biocenosi.<br />
Indicatori:<br />
• Balneabilità (indicatore di stato)<br />
• Qualità dell’acqua marina (indicatore di stato)<br />
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