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CAPITOLO 3 - Pesaro Ambiente

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Rapporto sullo Stato dell’<strong>Ambiente</strong> Comune di <strong>Pesaro</strong><br />

Presentazione:<br />

5.2: Reti tecnologiche<br />

Il corretto funzionamento e l’efficienza delle reti tecnologiche di distribuzione e depurazione delle<br />

acque è senza dubbio alla base di una gestione corretta e sostenibile della risorsa idrica.<br />

Quest’ultima, in passato, è stata erroneamente considerata come risorsa inesauribile portando spesso<br />

a discutibili scelte gestionali, al continuo aumento nei consumi, nonché al degrado della qualità<br />

delle acque.<br />

Negli ultimi anni la tendenza all'aumento della domanda idrica registrata in passato sta<br />

fortunatamente subendo una lieve controtendenza; infatti sia in ambito industriale che domestico<br />

sono stati introdotti criteri di uso più efficiente delle risorse, anche se é tuttora elevata la percentuale<br />

di perdite di acqua di buona qualità lungo le condutture acquedottistiche.<br />

La città di <strong>Pesaro</strong> ha 6 depuratori. L’impianto principale a servizio del nucleo cittadino, si trova in<br />

località Borgheria, tra il fiume Foglia e l’autostrada A14. Gli altri cinque depuratori, più piccoli,<br />

sono a servizio delle frazioni di Novilara, Candelara, Villa Ceccolini, Borgo S. Maria e<br />

Trebbiantico.<br />

L’impianto di Borgheria è articolato in linee, sul modello delle catene di montaggio parallele:<br />

quattro linee di trattamento dell’acqua (la Iª costruita negli anni ’70 e successivamente ristrutturata,<br />

la 2ª e 3ª costruite alla fine degli anni ’80 su progetto Snam Progetti, la 4ª realizzata dall’ASPES<br />

alla fine degli anni ’90, su progetto proprio) e una linea di trattamento dei fanghi residui che<br />

derivano dal lavoro delle 4 linee acqua.<br />

La potenzialità complessiva dell’impianto è di 90.000 abitanti circa, che permetterà di depurare<br />

l’acqua di tutta la rete fognaria nera cittadina, man mano che lo sdoppiamento delle reti (bianche<br />

per l’acqua di pioggia e nere per gli scarichi) verrà completato in tutti i quartieri della città.<br />

Riferimenti normativi:<br />

D.Lvo 152/99 integrato dal D.L. 258/2000 - Rappresenta l’attuale normativa italiana sulla tutela<br />

delle acque, la quale ha recepito le direttive CEE, n° 271/91 e n° 676/91, relative al trattamento<br />

delle acque reflue urbane e alla protezione delle acque dall’inquinamento da nitrati provenienti<br />

dall’agricoltura.<br />

Il raggiungimento degli obiettivi preposti dalla normativa viene realizzato attraverso una serie di<br />

strumenti tra cui il monitoraggio dello stato di qualità delle acque, l’adeguamento del sistema<br />

fognario, i controlli sulle acque di scarico il risparmio ed il riutilizzo delle risorse idriche.<br />

I nuovi decreti D.Lgs 152/99 e D.Lgs 258/2000 apportano novità rispetto alla precedente<br />

legislazione anche in materia di autorizzazioni allo scarico.<br />

L.R. 60/97 - Individua, tra le funzioni dell’ ARPAM, quella di fornire alla Regione e agli enti locali<br />

supporto tecnico-scientifico alle attività istruttorie connesse al rilascio di autorizzazioni in materia<br />

ambientale fornendo i relativi pareri.<br />

Indicatori<br />

• Collettamento dei reflui (indicatore di risposta)<br />

• Percentuale di abitanti collegati ad un sistema di depurazione (indicatore di risposta)<br />

• Capacità di depurazione degli impianti di trattamento dei reflui (indicatore di risposta)<br />

• COD e N ammoniacale in ingresso e in uscita all'impianto di depurazione (Arpam) (indicatore<br />

di risposta)<br />

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