CAPITOLO 3 - Pesaro Ambiente

Rapporto sullo Stato dell’Ambiente Comune di Pesaro
Tema: La Fauna Selvatica (Animali Vertebrati)
Premessa:
La presente stesura è da intendersi come preliminare. Essa è stata realizzata in base alle conoscenze
bibliografiche attuali ed alla conoscenza personale degli estensori.
Ci si propone in un’elaborazione successiva, più completa, di proporre anche dati quantitativi,
quando noti o a “migliore valutazione di esperti” secondo il “formulario standard sui siti proposti
per l’inserimento nella rete Natura 2000”. Questa formulazione verrà applicata a Uccelli,
Mammiferi, Anfibi e Rettili.
Per una più ampia e corretta informazione che si inquadri nei principi attuali della conservazione
della biodiversità locale sarebbe inoltre necessario estendere la caratterizzazione anche agli habitat
principali del territorio comunale nei quali integrare la presenza faunistica e floristica e ad alcune
segnalazioni sugli altri gruppi sistematici (invertebrati, Pesci…) che comprendono la fauna locale
Si segnala che una buona parte del territorio del Comune di Pesaro è oggi inserito nella ZPS 2
“Colle S. Bartolo e litorale pesarese”. Si ricorda altresì che l’inserimento in un’unità della rete
nazionale Aree Protette quali sono le ZPS prevede una specifica procedura tecnico-amministrativa
di valutazione della incidenza ambientale per gli interventi sul territorio, che influiscano sulla fauna
secondo quanto espresso dal D.P.R. n. 357/97.
Essendo il lavoro su base bibliografica e frutto delle conoscenze personali degli estensori e di soci
delle Associazioni di riferimento, esso dovrebbe necessariamente essere integrato da un
monitoraggio faunistico reale sul territorio del Comune di Pesaro in connessione con le istituzioni
scientifiche dedicate alla ricerca zoologica e con la possibilità di analizzare situazioni sperimentali
sul territorio.
Si segnala la presenza di numerosi dati sulla fauna del pesarese, sulla biodiversità locale e sulle
connessioni con la rete nazionale di Natura 2000 in lavori originali eseguiti dal Laboratorio di
Zoologia della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
Normativa di riferimento:
• L.R. 28 del 19.08.’83; Norma per l’incremento e la tutela della fauna ittica e per la disciplina
del pesce nelle acque interne;
• L.06.12.1991,n°394; Legge quadro sulle aree protette
• Legge 157 del 11.02.1992; Norme per la protezione delle fauna selvatica omeoterma e per il
prelievo venatorio;
• L.R. 7 05.01.95; Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela per l’equilibrio
ambientale e disciplina dell’autorità venatoria;
• Regolamento R.6 n°41 del 09.10.1995; Disciplina dell’Azienda Faunistica venatoria e delle
Aziende Agrituristico Venatorie;
Considerazioni di sintesi
Nel complesso la ricchezza faunistica dei diversi gruppi animali risulta nel territorio e specialmente
in ambiente cittadino decisamente impoverita nei confronti di soli 50 anni fa. Il depauperamento è
stato certamente molto evidente nei rettili e anfibi (alcune specie totalmente scomparse), presente
anche nei mammiferi se pure qualitatitavamente la situazione appaia in lento miglioramento, anche
negli uccelli molte specie in città sono scomparse.
Pregevoli emergenze faunistiche sono individuabili nel complesso dei rapaci che utilizzano il Monte
S. Bartolo e l’Ardizio durante la migrazione, notevole il ritorno alla nidificazione sulle falesie del
Falco pellegrino, ancora interessante lo svernamento di uccelli marini e acquatici lungo la costa,
specialmente quella meno disturbata del S. Bartolo. Di buon interesse il ritorno spontaneo del
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