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Rapporto sullo Stato dell’<strong>Ambiente</strong> Comune di <strong>Pesaro</strong><br />
organici, ma non di documentabili connessioni causa-effetto, privo ancora delle necessarie<br />
referenze geografiche e sociali nel manifestarsi delle patologie e delle cause di morte. E’ tuttavia<br />
importante averlo fissato, aprendo la strada a successivi approfondimenti e ricerche, definendo<br />
quindi azioni mirate e selettive delle politiche di prevenzione e di risanamento ambientale.<br />
Il terzo capitolo riporta dati sul consumo di energia e sugli andamenti climatici, questi ultimi<br />
particolarmente abbondanti grazie agli archivi ed all’attività dell’Osservatorio Valerio.<br />
In questo ambito potranno attivarsi azioni positive per sostenere la diffusione accelerata di nuovi<br />
carburanti a minor impatto ambientale non soltanto per i mezzi pubblici, per supportare acquisti<br />
collettivi di impianti per il risparmio energetico, nonché innovazioni tecnico-progettuali in alcuni<br />
settori dell’edilizia e dell’impiantistica urbana al variare dei fenomeni atmosferici rilevanti.<br />
Il quarto capitolo tratta il tema dell’inquinamento atmosferico, al quale l’amministrazione dedica<br />
particolare attenzione sia sul versante della conoscenza dei dati di qualità sia per i necessari<br />
interventi a tutela della salute dei cittadini. A questo proposito è opportuno segnalare l’ importante<br />
lavoro di raccordo e concertazione con Regione Marche, Provincia di <strong>Pesaro</strong> Urbino ed Arpam per<br />
il monitoraggio e la validazione dei dati oltre che per definire il quadro degli indirizzi regionali a<br />
sostegno degli interventi di emergenza da parte dei sindaci, nonché al fine di pervenire ad un<br />
accordo di programma con il Ministero dell’ <strong>Ambiente</strong> e della Tutela del Territorio utile a<br />
finanziare anche interventi strutturali.<br />
Il risanamento della qualità dell’aria, con particolare riferimento alla riduzione del biossido di azoto<br />
e delle polveri sottili, richiede un sistema organico di politiche nazionali ed internazionali, che si<br />
richiamano necessariamente agli obiettivi generali più volte fissati in summit anche famosi, ma<br />
palesemente inattuati e variamente ostacolati. Le stesse caratteristiche della risorsa ambientale in<br />
questione per nulla si prestano ovviamente ad un “trattamento” locale; ciò non esclude affatto il<br />
dovere di una amministrazione comunale ed il diritto dei cittadini nel perseguire azioni di riduzione<br />
locale delle emissioni domestiche, produttive e da traffico urbano, portando il proprio contributo ad<br />
un processo più generale ed ottenendone i possibili benefici.<br />
Innovative politiche della mobilità urbana di cose e persone, ivi compresa l’estensione dei servizi e<br />
delle informazioni in rete; la capillarità del verde pubblico e privato in tutti i quartieri; ogni<br />
possibile promozione dell’autocontrollo e dell’innovazione tecnologica; i controlli organici e<br />
costanti delle emissioni più pericolose; la certezza della scientificità dei dati e l’informazione al<br />
pubblico sono le indicazioni di politica ambientale multisettoriale, che devono essere<br />
progressivamente realizzate a tutela della salute, delle risorse naturali e dei beni storico-culturali.<br />
Il quinto capitolo riguarda le risorse idriche, su cui cominciano ad agire iniziali politiche integrate<br />
di ciclo e che costituirà senza dubbio nei prossimi anni questione di primaria ed assai complessa<br />
importanza in relazione sia a fenomeni di carenza d’acqua e di indispensabili utilizzi selettivi sia di<br />
modifiche profonde nelle gestioni tecnologiche e finanziarie della stessa.<br />
Alcune note criticità nelle caratteristiche ambientali delle acque superficiali – fluviali e marine – e<br />
delle falde sono state più esattamente descritte nel rapporto ed ulteriori precisazioni e sviluppi del<br />
monitoraggio sono necessariamente già programmati.<br />
A causa dei consistenti fabbisogni finanziari, necessari per le azioni di risanamento e tutela, è<br />
indispensabile agire con selettività verso gli obiettivi di miglioramento delle reti e degli impianti<br />
tecnologici, di massima estensione degli allacci alle fognature ed ai depuratori, di riduzione delle<br />
perdite di esercizio e di adduzione, di migliore coordinamento nell’uso differenziato della risorsa a<br />
favore dei soggetti interessati nell’ambito di una Autorità d’ambito efficiente, equilibrata ed<br />
autorevole, di comportamenti più consapevoli da parte di cittadini ed imprese.<br />
E’ inoltre urgente avviare un vero e proprio “progetto Foglia” quale sintesi organica di politiche per<br />
la tutela delle acque, di difesa dalle acque, di risparmio idrico, di spazi per la pubblica fruizione,<br />
favorito tra l’altro da un finanziamento LIFE, che potrà in parte sostenerlo .<br />
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