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Rapporto sullo Stato dell’<strong>Ambiente</strong> Comune di <strong>Pesaro</strong><br />
l’acqua viene inviata al serbatoio di San Gaetano e miscelata con quella proveniente dall’impianto<br />
di San Francesco di saltara.<br />
L’acqua dei pozzi collegati alle centrali di S. Maria delle Fabbrecce e di Borgo S.Maria non<br />
necessita di trattamenti ossidativi in quanto le concentrazioni di ferro e manganese sono di molto<br />
inferiori ai limiti di legge. La miscelazione con l’acqua proveniente dal deposito di S.Gaetano viene<br />
effettuata nelle rispettive centrali che alimentano la rete idrica delle frazioni poste nella zona nord e<br />
nord ovest del territorio comunale.<br />
Dalla Fig. 5.11 si nota come non ci siano pozzi attualmente collegati all’acquedotto vicino alla linea<br />
di costa; questo perché l’acquedotto di <strong>Pesaro</strong>, prima della messa in funzione, nel 1984, del<br />
potabilizzatore di acque superficiali di S.Francesco di Saltara, era alimentato da cinque campi pozzi<br />
che conferivano acqua ai depositi di altrettante centrali denominate “Principale”, di “Muraglia”di<br />
“S.Maria delle Fabbrecce”, di “Borgheria” e di “Borgo S.Maria” e da 20 pozzi di integrazione<br />
ubicati in varie zone della città, a monte della ferrovia, che immettevano acqua direttamente nella<br />
rete. Il continuo incremento dei prelievi, superiore alle potenzialità della falda, determinò il<br />
progressivo arretramento dell’interfaccia acqua dolce/acqua salata che, agli inizi degli anni ’60,<br />
raggiunse i campi pozzi delle centrali Principale e di Muraglia, i più vicini al mare. Esaminando i<br />
dati storici, si osserva che, nei pozzi collegati alle due centrali, si verificò, fra il 1960 e il 1965, un<br />
rapido aumento della salinità, dovuto alla sempre maggior presenza di acqua marina che in alcuni<br />
casi raggiunse concentrazioni del 20%. A titolo esemplificativo si riportano nella sottostante tabella,<br />
due esami che mostrano le caratteristiche delle acque sotterranee della città di <strong>Pesaro</strong> prima e dopo<br />
l’ingressione salina. (Tab. 5.5)<br />
Unità di Prima dell’ingressione Dopo l’ingressione<br />
misura<br />
salina<br />
salina<br />
Conducibilità µS/cm a 20°C 1200 8250<br />
Durezza totale gradi F 54.5 266<br />
Sodio mg/l 104 1035<br />
Potassio mg/l 5 32<br />
Calcio mg/l 120 540<br />
Magnesio mg/l 59 315<br />
Ferro mg/l 0.2 1.5<br />
Manganese mg/l 0.96 1.74<br />
Ammoniaca mg/l 0.2 1.5<br />
Cloruri mg/l 105 2950<br />
Solfati mg/l 200 420<br />
Biarbonati mg/l 500 450<br />
Nitrati mg/l 5 4<br />
Tab.5.5 - Caratteristiche delle acque sotterranee prima e dopo l’ingressione marina<br />
Considerazioni di sintesi:<br />
Riassumendo si può affermare che le acque sotterranee nella zona più vicina al mare risultano<br />
influenzate dall’ingressione marina. Le acque attinte nelle zone periferiche della città presentano<br />
condizioni decisamente migliori e stabili nel tempo.<br />
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