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Rapporto sullo Stato dell’<strong>Ambiente</strong> Comune di <strong>Pesaro</strong><br />
Tema: Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo<br />
Il Parco San Bartolo ha un’estensione di circa 1600 ettari, di cui 1377 nel Comune di <strong>Pesaro</strong>, e si<br />
caratterizza principalmente per il tratto di costa alta che va da <strong>Pesaro</strong> a Gabicce, a falesia viva, rara<br />
in tutto l’Adriatico.<br />
Il resto del territorio protetto è costituito da paesaggio rurale che, fino agli anni cinquanta, era<br />
attivamente coltivato anche il luoghi oggi impensabili, ai limiti del mare.<br />
Il Parco San Bartolo presenta dunque due ambienti distinti: la falesia a mare ed il versante interno.<br />
La falesia emerge dalle basse spiagge marchigiane come un susseguirsi ondulato di speroni e valli,<br />
intervallate da pareti a strapiombo sul mare con cime che sfiorano i 200 metri.<br />
Questo ambiente mostra aspetti geologici di grande interesse, con pesci fossili e rari cristalli di<br />
gesso.<br />
Alla base del colle corre una sottile spiaggia di ghiaia e ciottoli, formata dalla demolizione e dal<br />
franamento delle pareti sovrastanti.<br />
Un’altra importante caratteristica del Parco San Bartolo è la notevole presenza di testimonianze<br />
archeologiche e storiche, che vanno dai ritrovamenti del neolitico nella zona del Monte Castellaro al<br />
sito archeologico di Colombarone, sulla antica via Flaminia, dai porti scomparsi di origine greca e<br />
romana di Santa Marina e Vallugola, all’incantevole sistema delle ville e dei giardini rinascimentali.<br />
Il Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo è stato istituito con la lLegge Regionale n°<br />
15/28.04.1994, unitamente al Parco del Sasso Simone e Simoncello ed a quello della Gola della<br />
Rossa.<br />
La legge – nell’ambito dei principi stabiliti dalla Legge 6 Dicembre 1991 n° 394 e dalla normativa<br />
del PPAR – stabilisce le norme per l’istituzione e la gestione delle aree protette di interesse<br />
regionale.<br />
Allo scopo di adempiere alle finalità stabilite nell’art. 1 della predetta legge, l’Ente Parco San<br />
Bartolo ha provveduto, in questi primi anni di istituzione, ad avviare una serie di attività ed<br />
iniziative volte sia alla tutela che alla valorizzazione del territorio del San Bartolo.<br />
Schematicamente se ne enunciano le principali:<br />
Studi di carattere scientifico<br />
1. “Progetto integrato per la fruibilita’ didattica del parco San Bartolo”<br />
2. “atlante corologico e lista floristica del parco naturale del monte San Bartolo”<br />
3. “Ricerca sugli alberi monumentali e di rilevante interesse naturalistico in area parco”<br />
4. “Osservazione della migrazione visibile dei rapaci nel parco naturale del monte San Bartolo”<br />
(condotto con studenti e volontari provenienti da diverse regioni italiane e giunto al suo v° e<br />
conclusivo anno di studio)<br />
5. “Osservazione degli uccelli svernanti nel parco” (due anni)<br />
6. “Ricerca sulla fauna terrestre riparia e sulle zoocenosi marine bentoniche della fascia costiera<br />
del parco” (Prof.ssa Maria Balsamo – Università di Urbino)<br />
7. “Atlante degli uccelli nidificanti nel parco naturale del monte San Bartolo”<br />
8. “Ricerca e valorizzazione di un’antica varieta’ di vitigno pinot nero importato in area parco in<br />
epoca napoleonica”<br />
9. “Uso storico del territorio del San Bartolo”<br />
10. “L’agricoltura nel parco del San Bartolo– un’indagine conoscitiva” (studio realizzato da un<br />
gruppo di allievi dell’Istituto Agrario “A.Cecchi” di <strong>Pesaro</strong>)<br />
Studi di carattere storico – artistico<br />
1. Finanziamento vari stralci del restauro conservativo dei mosaici rinvenuti nel sito archeologico<br />
di Colombarone.<br />
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