CAPITOLO 3 - Pesaro Ambiente

Rapporto sullo Stato dell’Ambiente Comune di Pesaro
Indicatore: Produzione di rifiuti speciali
Premessa
L’indicatore misura la produzione di rifiuti speciali non pericolosi, prodotti dalle attività industriali,
artigianali e commerciali ai sensi dell’art. 7 comma 3 del D.Lgs. n° 22/97. I dati a disposizione di
ASPES multiservizi sono relativi al solo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi nella discarica
di Cà Asprete 15 , e complessivamente per l’intero ambito di smaltimento n° 4 comprensivo, oltre che
delle attività del Comune di Pesaro, anche delle attività dei Comuni di Colbordolo, Gabicce Mare,
Gradara, Mombaroccio, Monteciccardo, Montelabbate, S.Angelo in Lizzola, Tavullia. Non sono
rilevabili, se non con altri strumenti (MUD, Osservatorio Rifiuti ecc.) i dati relativi a rifiuti speciali
prodotti e smaltiti in impianti diversi, sia in ambito provinciale che extraprovinciale.
Dati
In Fig. 9.2 si riportano i dati della produzione di rifiuti speciali non pericolosi per gli anni 1998 –
2001 elaborati da ASPES Multiservizi;
ton.
38000
36000
34000
32000
30000
28000
26000
Considerazioni di sintesi:
Produzione di rifiuti speciali
30580
33123
35182
1998 1999 2000 2001
Fig. 9.3: produzione di rifiuti speciali
36449
La produzione di rifiuti speciali nell’ambito di smaltimento n° 4 e destinati allo smaltimento in
discarica è in costante crescita: dal 1998 si è passati da una produzione complessiva di 30.580
tonnellate annue, alle 36.449 tonnellate del 2001, con un trend di crescita annuo di ca. il 6% Una
quota rilevante di tali rifiuti è costituita dai fanghi di risulta dei depuratori dell’ambito la cui
incidenza va da un minimo del 10% nel 1998 ad un massimo del 22% nel 2001, con trend crescente.
Si ricorda che i dati sono riferiti all’intero ambito di smaltimento n° 4 (vedi premessa) non
disponendo il dato disaggregato per il solo Comune di Pesaro.
15 Essendo tale discarica di prima categoria non si dispone dei dati dei rifiuti speciali pericolosi; si fa presente che
comunque una quota di questi ricade nella raccolta differenziata.
180