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CAPITOLO PRIMO

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necessarie all’operazione 248 . Gli oneri esclusi, invece, devono essere oggetto di<br />

espressa indicazione all’interno del contratto. Diversamente, il concedente non<br />

vanta alcuna pretesa.<br />

La previsione del TAEG, oltre a garantire che il consumatore agisca in modo<br />

consapevole, informato e, rectius, responsabile, consente la comparazione<br />

dell’offerta e, per di più, sotto il profilo economico, ove si consideri che la sua<br />

indicazione è obbligatoria già negli annunci pubblicitari e non solo all’interno del<br />

contratto, come sopra si diceva.<br />

Con riguardo all’ipotesi di variazione del Tasso, l’art. 124 , comma 2, vincola la<br />

validità dell’eventuale modificazione a quanto definito in sede di negoziazione con<br />

il cliente, stabilendo che il contratto deve contenere il «dettaglio delle condizioni<br />

analitiche secondo cui il TAEG può essere modificato».<br />

Ancora, il contratto deve indicare il numero, gli importi e la scadenza delle singole<br />

rate; le eventuali garanzie e coperture assicurative richieste al consumatore e non<br />

incluse nel TAEG 249 . Il consumatore non può essere gravato di somme che non<br />

siamo state espressamente previste nel contratto, mentre le clausole che rinviano<br />

agli usi per la determinazione delle condizioni economiche sono nulle e si<br />

considerano non apposte.<br />

Il legislatore ha altresì definito un sistema di sostituzione ed integrazione in ipotesi<br />

di assenza o nullità delle clausole ai sensi dell’art. 124 T.u.b. Con particolare<br />

riguardo al TAEG, ove esso non sia indicato, si intende equivalente al tasso<br />

nominale minimo dei buoni del tesoro annuali o di altri titoli indicati dal Ministro<br />

dell’economia e delle finanze. In ipotesi di silenzio sulla durata del credito, si<br />

intende a trenta mesi, mentre nessuna garanzia è costituita in favore del<br />

finanziatore, se non indicata.<br />

248 Secondo il decreto del Ministro del Tesoro dell’8 luglio 1992, nel TAEG sono inclusi: il rimborso<br />

del capitale ed il pagamento degli interessi; le spese di istruttoria ed apertura della pratica relativa alla<br />

concessione di credito; le spese di riscossione dei rimborsi e di incasso delle rate; le spese per le<br />

assicurazioni o garanzie imposte dal creditore; il costo dell’attività di mediazione svolta da terzi; le<br />

altre spese contemplate dal contratto. Non devono, invece, essere computate le somme che il<br />

consumatore deve pagare per l’inadempimento di un qualsiasi obbligo contrattuale, inclusi gli<br />

interessi di mora; le spese, diverse dal prezzo di acquisto, a carico del consumatore,<br />

indipendentemente dal fatto che si tratti di un acquisto in contanti o a credito; le assicurazioni non<br />

imposte dal creditore. In G. U. del 20 luglio 1992, n. 169. Il decreto è stato modificato ed integrato<br />

dal D. M. 6 maggio 2000, in G. U. 29 maggio 2000, n.123, il quale ha inciso sulla formula del<br />

TAEG con riguardo al computo degli intervalli di tempo; alla necessaria indicazione che deve<br />

accompagnarsi a quella del TAEG, del parametro temporale specificamente utilizzato; alle modalità<br />

di approssimazione della cifra risultante dal calcolo.<br />

249 Nell’ipotesi in cui il contratto ha ad oggetto l’acquisto di determinati beni o servizi, esso deve<br />

contenere: la descrizione analitica dei beni o servizi; il prezzo di acquisto, le condizioni per il<br />

trasferimento della proprietà se non immediato, ex art. 124 comma 4, T.u.b.<br />

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