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CAPITOLO PRIMO

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degli statuti, delle deliberazioni, dell’organizzazione e della gestione della attività<br />

bancaria, stante il carattere eccezionale del sistema delineato 18 .<br />

La crisi internazionale che si verificò alla fine degli anni venti e la conseguente<br />

depressione economica certamente incisero sul processo di risanamento del<br />

mercato bancario, ma l’obiettivo della razionalizzazione del mercato fu senz’altro<br />

conseguito. Unitamente alle crisi, gli istituti della revoca dell’autorizzazione e quello<br />

della fusione contribuirono a ridurre notevolmente il numero delle aziende iscritto<br />

all’albo, tra il 1927 ed il 1935, ed anche l’adeguamento del rapporto tra patrimonio<br />

e fido trovò esecuzione. Tuttavia, le molteplici e sovrapposte normative dettate in<br />

materia bancaria e la necessità di creare un ordinamento organico, che non fosse<br />

circoscritto al problema della tutela del risparmio, condussero alla promulgazione di<br />

una legge bancaria.<br />

1.2 Il carattere dirigistico delle soluzioni adottate dalla legge bancaria del<br />

1938<br />

Il sistema delineato dai provvedimenti del 1926 contribuì alla realizzazione del<br />

risanamento del mercato bancario ed alla stabilizzazione patrimoniale e sistemica<br />

delle banche, nella quale risedette quella tutela dei depositi cui i decreti erano stati<br />

espressamente demandati. E proprio dal presupposto del superamento della fase<br />

critica, che aveva condotto alla definizione di una disciplina speciale per le banche<br />

ordinarie, si procedette ad una riforma organica che investì la materia bancaria nella<br />

sua interezza.<br />

Come esposto nel paragrafo precedente, gli interventi del 1926 avevano definito<br />

una disciplina limitata ai profili di tutela che riconosceva, sì, un ruolo primario ad<br />

un organo politico, ma attraverso la attribuzione di strumenti, quali autorizzazioni,<br />

divieti e misure cautelative, che lo limitavano ad una funzione di polizia e di<br />

moderazione del settore bancario. Diversamente, il R.D.L. 12 marzo 1936, n. 375,<br />

«disposizioni per la difesa del risparmio e per la disciplina della funzione creditizia», convertito,<br />

con modificazioni, nella legge 7 marzo 1938, n. 141, riflesse l’esigenza e<br />

l’opportunità di creare un ordinamento bancario organico, suscettibile, in astratto,<br />

di essere funzionalizzato ai programmi della politica economica, in un’ottica di<br />

18 A. Scialoja, La tutela del risparmio e la vigilanza sulle società bancarie, in Foro it., 1933, c.1556.<br />

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