Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria
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PIANO<br />
SANITARIO<br />
REGIONALE<br />
TOSCANA<br />
PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />
home <br />
to in aree marginali, di cui non può essere trascurata l'importanza sociale ed ambientale. La<br />
cospicua presenza di animali d'affezione e di animali sinantropi costituiscono ulteriori elementi<br />
di rilevante interesse ed impegno veterinario, teso alla eliminazione dei fattori di rischio, ma<br />
anche a creare i presupposti di un equilibrio tra uomo, animali ed ambiente, attraverso azioni di<br />
sorveglianza sanitaria ma anche di educazione e formazione.<br />
Il controllo di filiera si pone come aspetto originale e caratterizzante l'azione veterinaria, attraverso<br />
l'integrazione tra le tre strutture organizzative professionali della Sanità pubblica veterinaria,<br />
nei diversi ambiti produttivi degli alimenti di origine animale. Attraverso l'attivazione del<br />
sistema ANIMO, i servizi di sanità pubblica sono integrati nella rete europea di sorveglianza<br />
sugli spostamenti di animali e prodotti di origine animale.<br />
Una tutela dei consumatori, dei cittadini, ma anche delle popolazioni animali efficace ed efficiente<br />
richiede una capacità nuova di integrazione funzionale delle azioni di prevenzione e<br />
controllo tra livelli territoriali locali, nazionali e comunitari.<br />
Tale integrazione è oggi resa possibile dall'elevato livello di organizzazione della Sanità pubblica<br />
veterinaria, dal supporto e dalla collaborazione di strutture di alta qualificazione, dalla concertazione<br />
con gli allevatori ed i produttori.<br />
L'organizzazione delle attività veterinarie dell'Azienda USL dovrà conformarsi alle linee generali<br />
dettate per i Dipartimenti di Prevenzione, articolando e strutturando i servizi secondo le aree<br />
della sanità animale, dell'igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione<br />
e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati, e dell'igiene degli allevamenti<br />
e delle produzioni zootecniche, indicate dall'art. 7 del Decreto Legislativo n. 502/92,<br />
correlando le Unità funzionali ai bisogni delle specifiche realtà territoriali.<br />
6.2.1 Profilassi delle malattie infettive e diffusive degli animali<br />
- esecuzione dei piani nazionali e regionali di bonifica sanitaria degli allevamenti;<br />
- attività di sorveglianza epidemiologica sulle malattie denunciabili e non, compreso lo studio,<br />
il controllo e la prevenzione sulle malattie diffusive degli animali domestici, sinantropi e selvatici,<br />
con riferimento alle zoonosi ed in particolare alla leishmaniosi;<br />
- assunzione di quota parte delle competenze già esercitate dagli ex uffici veterinari di confine<br />
(porto ed aeroporto), a seguito della globalizzazione del mercato comunitario e dell'abbattimento<br />
dei controlli frontalieri;<br />
- vigilanza sugli allevamenti, concentrazioni e spostamenti di animali, ivi compresa l'importazione<br />
e l'esportazione, nonché la movimentazione in ambito comunitario, e sulle relative strutture<br />
ed attrezzature;<br />
- attività di vigilanza sugli allevamenti, sui concentramenti animali, sul loro trasporto.<br />
6.2.2 Vigilanza sui mangimi<br />
- controllo sulla produzione, commercializzazione e impiego degli alimenti e degli integratori<br />
destinati agli animali.<br />
6.2.3 Farmacovigilanza veterinaria<br />
- controllo e vigilanza sulla distribuzione e sull'impiego del farmaco veterinario e programmi<br />
per la ricerca dei residui di trattamenti illeciti od impropri, attraverso gli specifici nuclei operativi<br />
regionali di vigilanza (NORV), ai fini della tutela del consumatore.<br />
6.2.4 Igiene urbana veterinaria<br />
- controllo delle popolazioni canine e feline, lotta al randagismo, igiene urbana veterinaria.<br />
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