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Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria

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PIANO<br />

SANITARIO<br />

REGIONALE<br />

TOSCANA<br />

PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />

home <br />

sugli ambiti che hanno maggiore rilevanza per la salute e cioè: aria, acqua, alimenti, radiazioni<br />

ionizzanti e non, rifiuti rumore, pianificazione territoriale, formazione ed educazione per la<br />

promozione della salute e la protezione dell'ambiente.<br />

La Regione <strong>Toscana</strong> ha ormai completato la fase di impianto e di consolidamento organizzativo<br />

dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale e deve governare il processo di collaborazione<br />

e di integrazione fra le entità istituzionali ed organizzative che si sono nel frattempo<br />

costituite, sulla base del rispetto delle specifiche competenze e della diversificazione dei ruoli.<br />

A tale scopo la Regione, a norma del comma 1, lettera d) e del comma 3 dell'art. 2 della LR<br />

66/95, dovrà stabilire le forme e le modalità di collegamento fra i dipartimenti del centro direzionale<br />

e l'ARPAT, ed ugualmente dovrà stabilire il coordinamento e l'integrazione fra i diversi<br />

livelli istituzionali che operano nell'ambito della prevenzione collettiva e della protezione ambientale.<br />

In attesa della stipula degli accordi di programma di cui all'art. 5 della stessa legge, dovranno,<br />

inoltre, definirsi intese e protocolli operativi per promuovere e realizzare programmi integrati<br />

con priorità ai temi sottoindicati e che dovranno essere recepiti nel programma di attività dell'ARPAT,<br />

di cui all'art. 10 della LR 66/95.<br />

In merito alla matrice "aria" gli interventi prioritari riguardano la riduzione dell'inquinamento<br />

atmosferico negli agglomerati urbani, la verifica per quanto attiene i rischi sanitari degli impianti<br />

per il trattamento dei rifiuti e delle centrali termiche nonché delle industrie insalubri e la<br />

riduzione dell'inquinamento degli ambienti confinati, in particolare per i fattori di rischio derivanti<br />

dalle caratteristiche costruttive e dal radon.<br />

L'uso pianificato e razionale della risorsa idrica, il miglioramento qualitativo delle acque potabili<br />

a partire dal monitoraggio delle fonti di approvvigionamento, la gestione ed il controllo degli<br />

scarichi fognari e delle acque reflue costituiscono altrettanti obiettivi di azioni comuni, nell'ambito<br />

della matrice "acqua", fra ambiente e sanità.<br />

Un altro ambito di particolare rilevanza è quello delle radiazioni ionizzanti con interventi per la<br />

riduzione dell'esposizione a radon e per la riduzione del rischio "sanitario", riferito agli esami<br />

non necessari e alla qualità delle apparecchiature e quello delle radiazioni non ionizzanti sull'approfondimento<br />

delle possibili correlazioni fra la diffusione delle onde e delle apparecchiature<br />

elettromagnetiche e a microonde ed eventuali rischi per la salute.<br />

Costituiscono obiettivi da perseguire per la matrice "suolo": la sorveglianza ed il monitoraggio<br />

degli impianti di smaltimento dei rifiuti, la sensibilizzazione sulla raccolta differenziata e sullo<br />

smaltimento controllato di rifiuti pericolosi, la vigilanza e l'adozione di specifiche iniziative<br />

finalizzate alla riduzione dell'inquinamento da fitofarmaci.<br />

Considerato l'inquinamento acustico che si registra nelle aree urbane ed extraurbane della nostra<br />

regione, un obiettivo da perseguire è quello di valutare il clima acustico e di fornire un supporto<br />

tecnico alla zonizzazione del territorio che i comuni devono operare, con lo scopo di ridurre<br />

l'impatto dell'inquinamento acustico, e di emanare misure preventive.<br />

Inoltre si segnalano le seguenti iniziative di carattere complessivo:<br />

- verifica e valutazione dei rapporti in essere (convenzioni, protocolli d'intesa, procedure integrate)<br />

fra ARPAT e Aziende USL, ed evidenziazione dei "punti critici";<br />

- attuazione e sviluppo di procedure integrate fra prevenzione collettiva e protezione ambientale<br />

nell'ambito del progetto Sistema Informativo Nazionale e <strong>Regionale</strong> per l'Ambiente (S.I.N.A. -<br />

SI.R.A.), in particolare per la quota riferita alle attività dei Dipartimenti di Prevenzione che<br />

provengono dagli ex Servizi multizonali. L'attuazione delle procedure consentirà di realizzare i<br />

programmi integrati tra prevenzione collettiva e protezione ambientale, finalizzati ad una gestione<br />

dei dati e delle informazioni per una conoscenza sempre più precisa delle interconnessioni<br />

fra stato dell'ambiente e stato di salute della popolazione nella nostra regione;<br />

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