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Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria

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PIANO<br />

SANITARIO<br />

REGIONALE<br />

TOSCANA<br />

PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />

home <br />

strazione regionale che promuovono iniziative informative e educative, una rappresentanza delle<br />

Aziende sanitarie, l'Arpat, una rappresentanza delle autonomie locali, tre medici ed uno psicologo<br />

designati dal Consiglio sanitario regionale, due docenti universitari esperti in scienze dell'educazione,<br />

la Sovrintendenza scolastica regionale, un esperto in comunicazione, un rappresentante<br />

degli ordini dei giornalisti, un rappresentante nominato dalla Commissione <strong>Regionale</strong> di<br />

Bioetica.<br />

L'azione di coordinamento del Comitato dovrà, inizialmente, rivolgere particolare attenzione<br />

alla migliore concertazione delle iniziative di educazione alimentare ed alla prevenzione dei<br />

danni da fumo.<br />

3.3.2. Al fine di infondere una maggiore visibilità fra la popolazione alle iniziative connesse con<br />

la cultura della salute, la Giunta regionale è inoltre impegnata ad organizzare annualmente a<br />

partire dal <strong>1999</strong> un evento pubblico di comunicazione informazione e promozione della salute<br />

articolato in più iniziative. Un logo ed un motto specifici dovranno caratterizzare il programma<br />

unitario delle iniziative a livello regionale.<br />

3.3.3. A livello delle singole Aziende USL le attività di educazione alla salute dovranno nel<br />

triennio essere programmate e realizzate secondo i seguenti criteri:<br />

- creare situazioni educative multifattoriali veicolando, contemporaneamente e sinergicamente<br />

su di un'unica tipologia di utenza, pacchetti informativi e educativi omogenei ed integrati attraverso<br />

media culturali diversi .<br />

- sperimentare le migliori metodologie educative per particolari categorie di utenti (giovani,<br />

anziani, immigrati);<br />

- applicare metodiche di valutazione dei risultati sia in termini di obiettivi di salute raggiunti che<br />

di efficacia delle azioni educative;<br />

- sviluppare le forme di collaborazione con i Comuni, stimolando in questi un ruolo di coordinamento<br />

territoriale delle azioni educative nell'ambito della zona;<br />

- sperimentare le forme ed i modi per stabilire un rapporto organico con le attività scolastiche<br />

con particolare riferimento, per il triennio, alle forme di integrazione con il primo ciclo della<br />

scuola media.<br />

3.4. Direttive specifiche per le attività di educazione sanitaria<br />

Le attività di educazione sanitaria dovranno essere improntate ai seguenti criteri:<br />

- dare attuazione ai compiti educativi della medicina generale, definiti nell'ultimo accordo<br />

collettivo nazionale della categoria;<br />

- realizzare esperienze specifiche di educazione sanitaria come componente delle strategie di<br />

assistenza domiciliare per patologie croniche, in collaborazione con i presidi ospedalieri aziendali<br />

e le Aziende ospedaliere;<br />

- valorizzare le funzioni educative insite nel ruolo professionale di ciascuna delle figure<br />

sanitarie, con il conseguente obbligo professionale di svolgere funzioni educative come prestazione<br />

sanitaria ordinaria.<br />

4. Il contenimento degli stati di sofferenza e di dolore<br />

4.1. La lotta al dolore<br />

Nei trattamenti sanitari deve essere assicurato, con particolare attenzione ed impegno, l'impiego<br />

di metodiche e l'applicazione di rimedi terapeutici, diagnostici ed assistenziali, atti ad evitare o<br />

sedare il dolore ed a diminuire gli stati di sofferenza.<br />

Qualsiasi disposizione organizzativa o procedurale tesa ad ottenere risparmi di gestione, che<br />

contemporaneamente diminuisca i livelli possibili di contenimento degli stati di sofferenza e di<br />

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