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Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria

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PIANO<br />

SANITARIO<br />

REGIONALE<br />

TOSCANA<br />

PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />

home <br />

- espressa adesione della donna al progetto di assistenza domiciliare, su apposita modulistica<br />

per l'acquisizione del consenso informato predisposta dal comitato di bioetica;<br />

- presenza di idonee situazioni ambientali, igieniche e logistiche al domicilio della donna e<br />

adeguata distanza dal punto nascita;<br />

- accurata e continuativa vigilanza di tutta la gravidanza;<br />

- accessibilità ai servizi di emergenza ospedaliera e disponibilità di un efficace ed efficiente<br />

servizio di trasporto in utero durante il travaglio e materno e/o neonatale.<br />

Su richiesta dell'interessata l'accesso all'assistenza al parto domiciliare avviene, secondo le<br />

specifiche modalità definite dal protocollo dell'Azienda, attraverso i servizi consultoriali preposti<br />

all'assistenza alla gravidanza e alla nascita, a cui la donna deve rivolgersi non oltre la 16a<br />

settimana di gravidanza, al fine di consentire l'adeguata organizzazione del percorso assistenziale<br />

e la necessaria conoscenza del caso da parte dell'equipe.<br />

Il medico che segue la gravidanza, prescrivendone i controlli previsti dal protocollo regionale di<br />

assistenza alla gravidanza fisiologica, deve fornire le informazioni necessarie per una valutazione<br />

sull'assenza di condizioni ostative all'effettuazione del parto a domicilio. L'equipe consultoriale<br />

attesta l'ammissibilità al parto domiciliare.<br />

La gestione del servizio è affidata dall'Azienda USL all'equipe consultoriale integrata ospedale -<br />

territorio che attua uno stretto raccordo dei servizi consultoriali con l'ospedale e che, nella presa<br />

in carico personalizzata della donna, garantisce il monitoraggio di tutta la gravidanza e la possibilità<br />

di una conoscenza e valutazione complessiva del caso.<br />

L'affidamento dell'assistenza domiciliare ad una equipe integrata assicura, a vantaggio della<br />

donna, il corretto apporto delle<br />

varie professionalità necessarie e la collaborazione degli operatori del reparto ospedaliero del<br />

punto di nascita di riferimento, in caso di sopraggiunte complicanze per la gestante o per il<br />

neonato.<br />

All'interno dell'equipe, l'ostetrica svolge un ruolo centrale nell'assistenza domiciliare al parto. A<br />

questa figura professionale è affidato il compito di guidare la donna nel percorso fisiologico del<br />

parto, intervenendo con competenza professionale e con rispetto delle esigenze e dei desideri<br />

della donna.<br />

L'ostetrica opera nei limiti delle sue competenze professionali ai sensi del DM 15.9.75 e successivo<br />

DM 15.6.81 e del profilo professionale definito dal Ministero della Sanità con decreto del<br />

14.9.94.<br />

È compito dell'ostetrica mantenere una stretta collaborazione con i medici specialisti e le strutture<br />

ospedaliere per la gestione dei casi in cui si renda necessaria una valutazione o un intervento<br />

di livello medico specialistico per il presentarsi di situazioni patologiche che esulano dai suoi<br />

ambiti professionali.<br />

L'assistenza domiciliare alla donna prosegue, durante il puerperio, da parte della stessa ostetrica<br />

che ha seguito la gravidanza e il parto.<br />

Per l'assistenza al neonato, l'ostetrica valuta l'eventuale esigenza di un intervento specialistico e<br />

attiva la consulenza necessaria. In caso di decorso fisiologico attiva la presa in carico da parte<br />

del pediatra di libera scelta.<br />

Su ogni singolo caso di parto a domicilio, l'Azienda USL acquisisce da parte dell'equipe che ha<br />

gestito l'assistenza, i dati conoscitivi necessari per una valutazione di risultato del progetto di<br />

assistenza domiciliare al parto.<br />

Forme di verifica di qualità dell'assistenza sono attuate attraverso modalità di confronto tra gli<br />

operatori territoriali e gli operatori ospedalieri del punto nascita.<br />

La Giunta regionale istituisce, presso la struttura competente del dipartimento del Diritto alla<br />

salute e delle politiche di solidarietà, un apposito registro dei parti a domicilio, finalizzato<br />

all'acquisizione di dati conoscitivi per una valutazione sugli aspetti sociali, sanitari ed economici<br />

delle esperienze di assistenza al parto domiciliare, realizzate sul territorio toscano.<br />

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