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Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria

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PIANO<br />

SANITARIO<br />

REGIONALE<br />

TOSCANA<br />

PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />

home <br />

L. 135/90; Fondo sanitario in conto capitale; fondi regionali; risorse da autofinanziamento<br />

aziendale.<br />

14.1.2. Le risorse finanziarie già assegnate dal CIPE, quelle derivanti dal Fondo sanitario in<br />

conto capitale e le risorse proprie aziendali - prevalentemente reperite attraverso l'alienazione<br />

del patrimonio - permettono nel triennio di validità del piano sanitario, di raggiungere alcuni<br />

obiettivi attraverso l'attivazione progressiva di numerosi progetti.<br />

In particolare, vanno a compimento: i nuovi ospedali, sostitutivi della parte più obsoleta della<br />

rete ospedaliera; i reparti per la lotta all'AIDS; le strutture per l'assistenza alla nascita già programmate;<br />

la prima fase di un complesso progetto di realizzazione di strutture residenziali quali<br />

residenze per anziani non autosufficienti, residenze per dimessi dagli ospedali psichiatrici,<br />

strutture residenziali e semiresidenziali psichiatriche; una serie importante di strutture territoriali<br />

quali distretti, centri polifunzionali, centri organizzativi amministrativi.<br />

14.1.3. Ulteriori interventi sono contenuti nel programma esennale di investimenti sanitari ex<br />

art. 20 L. 67/88, adottato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 328 del 30 settembre<br />

1997; tale programma è già stato approvato dal CIPE in data 6 maggio 1998 e pertanto gli<br />

interventi relativi sono ammessi a successivi finanziamenti. Sono previsti la strutturazione di<br />

un'efficiente rete ospedaliera con interventi di riorganizzazione degli ospedali portanti, ivi<br />

compresi quelli relativi alle Aziende Ospedaliere, ed il completamento della rete di presidi di<br />

assistenza extraospedaliera, in particolare RSA; il programma contiene la realizzazione di nuove<br />

strutture, anche alternative o sostitutive di strutture esistenti, e la riorganizzazione funzionale di<br />

strutture esistenti, intesa come adeguamento a normative in materia di sicurezza e standard<br />

sanitari.<br />

Il programma è parte di un processo più generale ed organico di adeguamento strutturale e<br />

tecnologico, orientato al perseguimento della sicurezza nella sua più ampia accezione e dei<br />

requisiti minimi per l'accreditamento; costituisce pertanto un intervento di pianificazione strategica<br />

che, in relazione alle risorse disponibili, opera su tutti i presidi del Servizio sanitario regionale.<br />

14.1.4. Ulteriori obiettivi perseguiti nel triennio di piano riguardano:<br />

- la progressiva istituzione, in via sperimentale di modelli organizzativi già disciplinati nel corso<br />

del precedente <strong>Piano</strong> sanitario regionale, quali foresteria, albergo sanitario, ospedale di comunità,<br />

diurni per prestazioni specialistiche; la realizzazione di nuove modalità operative all'interno<br />

di strutture già consolidate, come anche un riuso di strutture esistenti;<br />

- la diffusione progressiva di nuove tecnologie sanitarie di grosso impegno finanziario, quali<br />

P.E.T., stereotassi, adroterapia, tenuto conto della necessità di un contestuale rinnovo della base<br />

tecnologica esistente;<br />

- la progressiva messa a norma in termini di sicurezza e di standard sanitari degli impianti e<br />

delle strutture sanitarie, anche al fine di assicurare l'allineamento ai requisiti minimi per l'accreditamento;<br />

- la progressiva informatizzazione dell'intera rete regionale;<br />

- lo sviluppo delle strutture e delle dotazioni per le attività di libera professione intramuraria. A<br />

tal fine la Giunta regionale è incaricata di predisporre, entro 6 mesi dall'approvazione del <strong>Piano</strong>,<br />

un progetto che individui gli strumenti finanziari idonei a supportare progetti di investimento<br />

d'iniziativa delle aziende a sostegno degli operatori interessati e con l'obiettivo primario di<br />

concorrere alla riduzione dei tempi di accesso alle prestazioni.<br />

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