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Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria

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PIANO<br />

SANITARIO<br />

REGIONALE<br />

TOSCANA<br />

PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />

home <br />

- orientamento degli interventi assistenziali al recupero della qualità della vita dell'assistito e<br />

all'attivazione/promozione delle sue risorse, anche attraverso progetti sperimentali;<br />

- sviluppo dell'integrazione degli interventi sanitari e sociali, con l'assunzione congiunta di<br />

responsabilità da parte di ciascuno dei soggetti istituzionali che concorrono alla tutela della<br />

salute mentale;<br />

- ampliamento dell'operatività dei servizi per la salute mentale in relazione all'area del lavoro,<br />

con sviluppo dei rapporti di collaborazione con Enti locali, cooperative sociali e imprese sociali,<br />

per promuovere opportunità lavorative per gli utenti;<br />

- definizioni di criteri di verifica e di valutazione del grado di raggiungimento dei risultati e<br />

della qualità degli interventi e della soddisfazione degli utenti, anche in collaborazione con le<br />

associazioni degli utenti e dei familiari.<br />

3. Gli strumenti<br />

3.1. L'organizzazione della rete integrata dei servizi<br />

Il complesso degli interventi per la tutela della salute mentale è assicurato presso ogni Azienda<br />

USL da una rete integrata di servizi, organizzata secondo gli strumenti indicati dalla LR 72/98 e<br />

nella LR 72/97.<br />

3.1.1 Le Unità funzionali per la salute mentale<br />

A livello zonale la produzione e l'erogazione delle prestazioni avviene attraverso le Unità funzionali<br />

multiprofessionali per la salute mentale.<br />

L'Unità funzionale è la struttura organizzativa che assicura, per lo specifico settore dell'utenza,<br />

la globalità degli interventi e la continuità dei percorsi assistenziali attraverso l'apporto integrato<br />

di più professionalità e dei vari servizi necessari.<br />

Il regolamento aziendale stabilisce le caratteristiche e il numero delle Unità funzionali, in base<br />

all'ampiezza e alla tipologia del territorio, con riferimento ai seguenti criteri:<br />

- in ogni zona sono di norma costituite due distinte Unità funzionali per gli interventi a tutela<br />

della salute mentale, l'una rivolta agli adulti e una per l'infanzia e l'adolescenza;<br />

- ogni Unità funzionale deve essere dotata di tutti i presidi necessari per assicurare la globalità<br />

degli interventi in relazione alla fascia di utenza in carico;<br />

- nelle zone con ampio bacino di utenza, il regolamento aziendale definisce l'eventuale articolazione<br />

delle Unità funzionali in moduli operativi multiprofessionali. Per l'Unità funzionale adulti<br />

deve essere assicurata l'articolazione in moduli operativi multiprofessionali con riferimento al<br />

parametro nazionale di un modulo per non più di 150.000 abitanti.<br />

Il modulo operativo eroga le prestazioni per gli utenti del bacino territoriale di riferimento con<br />

le risorse e il personale assegnato dal Responsabile dell'Unità funzionale zonale.<br />

Il regolamento aziendale definisce il raccordo tra le Unità funzionali per la salute mentale e i<br />

distretti e la proiezione nei presidi distrettuali di servizi gestiti dalle unità funzionali per la salute<br />

mentale per agevolare l'accesso dell'utenza. Al fine di assicurare l'effettiva operatività dei servizi<br />

per la salute mentale a livello distrettuale, l'unità funzionale è tenuta ad articolare la propria<br />

organizzazione a livello distrettuale, ferma restando la derivazione zonale del budget attribuito. I<br />

responsabili delle Unità funzionali sono nominati dal Direttore generale o dal Responsabile di<br />

zona se delegato, sentito il Direttore sanitario, tra i dirigenti del ruolo sanitario presenti nella<br />

Unità funzionale.<br />

La responsabilità del modulo multiprofessionale, è attribuita dal responsabile dell'Unità funzionale.<br />

Il Responsabile della Unità funzionale:<br />

- definisce la programmazione operativa dei servizi e le modalità di integrazione degli interventi<br />

sanitari e sociali;<br />

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