Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria
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PIANO<br />
SANITARIO<br />
REGIONALE<br />
TOSCANA<br />
PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />
home <br />
1.2. L'intervento riabilitativo è finalizzato ai seguenti risultati nei confronti dell'individuo:<br />
- recuperare una competenza funzionale che, per ragioni patologiche, è venuta meno;<br />
- evocare una competenza funzionale che non è comparsa nel corso dello sviluppo;<br />
- contrastare la regressione funzionale operando per modificare l'evoluzione delle malattie<br />
cronico degenerative, riducendone i fattori di rischio e dominandone la progressione;<br />
- rendere disponibili supporti organizzativi ed ambientali a sostegno del disabile;<br />
- recuperare la potenzialità residua con particolare riferimento all'autonomia personale e alla<br />
comunicazione per le menomazioni sensoriali, prevedendo interventi specifici finalizzati allo<br />
sviluppo e alla piena utilizzazione dei sensi vicarianti le carenze sensoriali del soggetto.<br />
1.3. L'intervento riabilitativo ha inizio al momento stesso in cui il danno si instaura. Il termine è<br />
definito da un accurato bilancio tra la stabilizzazione degli esiti e la presenza di potenzialità di<br />
recupero.<br />
Si tratta pertanto di collocare le diverse prestazioni riabilitative riconducendo ad una logica<br />
unitaria le diverse fasi di trattamento sulla base di criteri di appropriatezza, di qualificazione e di<br />
economicità.<br />
I suddetti criteri valgono, in linea generale, per ogni età e per ogni patologia invalidante o<br />
potenzialmente tale, anche se per i soggetti affetti da gravi disabilità neuropsichiche, in particolare<br />
in età evolutiva, il percorso assistenziale presenta, nella sua evoluzione, alcuni aspetti<br />
peculiari.<br />
1.4. Le attività sanitarie di riabilitazione sono finalizzate a consentire il massimo recupero<br />
possibile delle funzioni lese in seguito ad eventi patogeni o lesionali, prevedendo le menomazioni<br />
secondarie e curando la disabilità, per contenere o evitare l'handicap e consentire alla<br />
persona disabile la migliore qualità di vita. Per ogni livello di attività e/o per ogni singolo paziente<br />
deve essere redatto un progetto riabilitativo comprendente uno o più programmi terapeutici.<br />
Il progetto ed il programma riabilitativo risultano dalla integrazione delle diverse competenze<br />
coinvolte nella loro formulazione e attuazione. In particolare per gli aspetti sanitari compete: al<br />
personale medico la valutazione clinica e l'indicazione all'intervento riabilitativo; al personale<br />
professionale della riabilitazione la valutazione funzionale per la definizione congiunta degli<br />
obiettivi terapeutici individuali e di struttura.<br />
Il personale professionale di riabilitazione è responsabile dell'attuazione delle procedure terapeutiche<br />
derivanti dal progetto e della verifica della rispondenza della metodologia riabilitativa<br />
applicata.<br />
La struttura organizzativa del personale di riabilitazione concorre alla definizione e gestione dei<br />
processi operativi in cui è inserita.<br />
Omissis<br />
GLI ACCESSI DEL PERCORSO ASSISTENZIALE RIABILITATIVO<br />
2. Il regime di erogazione delle prestazioni<br />
Il regime di erogazione delle prestazioni di riabilitazione si distingue in ospedaliero ed extraospedaliero.<br />
La differenziazione tra i due regimi non è conseguente alla caratteristica dell'intervento riabilitativo<br />
in senso stretto, che è erogato in entrambi con pari intensità, ma è collegato alle condizioni<br />
cliniche del paziente o a fattori di rischio rilevanti che rendono necessario il ricovero ospedaliero.<br />
L'elemento che qualifica tale differenziazione è l'intensità di fabbisogno di assistenza "clinica"<br />
che vede nel primo caso una presenza consistente, ancorchè decrescente nel tempo, di interventi<br />
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