Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria
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PIANO<br />
SANITARIO<br />
REGIONALE<br />
TOSCANA<br />
PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />
home <br />
non convenzionali e la LR 72/98, all'art. 92, lett. m), ha demandato al <strong>Piano</strong> sanitario regionale<br />
la definizione di strumenti per l'integrazione delle medicine non convenzionali negli interventi<br />
per la salute. La Regione toscana è pertanto impegnata ad adottare gli interventi necessari,<br />
assicurando un corretto approccio alla problematica.<br />
A tal fine si costituisce la Commissione <strong>Regionale</strong> per le medicine non convenzionali nominata<br />
dalla Giunta regionale con durata in carica per il periodo di validità del piano.<br />
La Commissione è presieduta dall'Assessore regionale al diritto alla salute o suo delegato ed è<br />
costituita da esperti nella materia designati:<br />
- dalla Giunta regionale, per quanto attiene la rappresentanza delle realtà più significative di<br />
medicine non convenzionali in ambito pubblico e privato;<br />
- dal CSR per le professioni mediche e non mediche interessate.<br />
Alla Commissione è affidato il compito di:<br />
- individuare le strategie necessarie a raggiungere l'integrazione delle medicine non convenzionali,<br />
anche in campo veterinario;<br />
- definire gli strumenti per stimare la domanda di medicine non convenzionali espressa nel<br />
territorio regionale e per effettuare il censimento delle realtà significative operanti in <strong>Toscana</strong>;<br />
- valutare le proposte di studi e ricerche nel settore delle medicine non convenzionali tenendo<br />
conto delle indicazioni metodologiche contenute nel punto 4 della Risoluzione 29.5.1997 del<br />
Parlamento Europeo e valutare le proposte di sperimentazione in ambito pubblico nel rispetto<br />
delle regole comunitarie sulla sperimentazione sull'uomo;<br />
- definire con l'Ordine dei Medici, con l'Ordine dei Veterinari e con l'Università, per quanto di<br />
loro competenza, criteri di accreditamento degli iter formativi per l'esercizio di medicine non<br />
convenzionali a garanzia per l'utente di una corretta professionalità;<br />
- promuovere iniziative con i soggetti istituzionalmente competenti per proporre la costituzione<br />
di albi o registri delle professioni di medicine non convenzionali e definire, nell'immediato, le<br />
procedure per l'approntamento di elenchi di professionisti impegnati nelle medicine non convenzionali,<br />
a tutela della professionalità e della trasparenza nei confronti dell'utenza;<br />
- proporre le modalità di rilevazione dei costi relativi alle attività di medicine non convenzionali<br />
per giungere alla definizione di un elenco tariffario delle prestazioni;<br />
- definire le strategie di informazione rivolte alla popolazione sulle indicazioni e sulle disponibilità<br />
di prestazioni di medicine non convenzionali;<br />
- istituire una banca dati sulla legislazione, sugli studi in corso e sulle esperienze di integrazione<br />
delle medicine non convenzionali realizzate in ambito nazionale ed internazionale.<br />
Al fine di valorizzare e favorire le forme di integrazione tra il Servizio sanitario regionale e le<br />
medicine non convenzionali, le Aziende sanitarie al cui interno sono realizzati, anche in forma<br />
sperimentale, interventi di medicine non convenzionali, provvedono a definirne i contenuti negli<br />
atti di programmazione aziendale (PAL e PAO), con indicazione:<br />
- delle prestazioni erogate;<br />
- delle modalità di accesso e di svolgimento delle attività;<br />
- della collocazione organizzativa individuata;<br />
- delle risorse destinate a tali progetti.<br />
La Giunta regionale è impegnata a promuovere studi, ricerche e sperimentazioni, sentita la<br />
Commissione regionale, sull'efficacia delle medicine non convenzionali. Per gli interventi<br />
previsti nel presente capitolo, è istituito un apposito fondo denominato "Fondo per l'integrazione<br />
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