Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria
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PIANO<br />
SANITARIO<br />
REGIONALE<br />
TOSCANA<br />
PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />
home <br />
- direttive alle Aziende sanitarie finalizzate all'adozione di procedure puntuali di autovalutazione,<br />
con obbligo d'informativa alla Giunta regionale;<br />
- controllo a cadenza periodica dello stato di attuazione delle azioni programmate e dei progetto<br />
obiettivo sulla base di indicatori di risultato formalizzati con decreti dirigenziali;<br />
- controllo anche mediante ispezioni generali o mirate.<br />
13.3 Il controllo in merito all'attuazione del piano, non si esaurisce nell'ambito della verifica del<br />
conseguimento dei risultati attesi da parte dei diversi attori responsabili. La Regione deve svolgere<br />
costantemente un ruolo d'iniziativa e d'impulso per controllare che il sistema, complessivamente<br />
inteso, si sviluppi in armonia e in sintonia con gli obiettivi di salute e di qualificazione<br />
dei servizi indicati dal piano.<br />
Avvalendosi anche del supporto tecnico della ARS che dovrà essere prioritariamente impegnata<br />
a definire quadri conoscitivi finalizzati, gli uffici della Giunta regionale rafforzeranno il proprio<br />
ruolo di strutture dedicate al controllo direzionale.<br />
In tale contesto l'attività del Dipartimento del diritto alla salute dovrà a questo scopo espandersi<br />
su due direzioni: la prima relativa al controllo dello sviluppo dei servizi sanitari, la seconda<br />
attinente l'interdipendenza tra obiettivi di salute, sviluppo economico, assetto degli ecosistemi.<br />
Per questo ultimo specifico scopo la Giunta regionale deve prevedere l'attivazione di procedure<br />
che regolino il percorso tecnico di formazione delle decisioni rilevanti o incidenti sulla tutela<br />
della salute delle popolazioni. Al fine di assicurare lo sviluppo dell'attività del dipartimento<br />
secondo un preciso quadro di priorità, entro il mese di giugno del <strong>1999</strong>, l'ARS provvederà a<br />
definire la mappa delle aree territoriali riconosciute particolarmente sensibili dal punto di vista<br />
epidemiologico.<br />
14. Lo sviluppo delle attività di epidemiologia<br />
14.1. L'epidemiologia<br />
La conoscenza epidemiologica è strumento di base per la programmazione del Servizio <strong>Sanitario</strong><br />
regionale, attraverso il <strong>Piano</strong> sanitario regionale e gli altri atti di programmazione. Nelle<br />
strutture sanitarie della Regione esistono competenze, esperienze e strutture che hanno sviluppato<br />
l'attività di ricerca epidemiologica, contribuendo a fornire importanti conoscenze su alcuni<br />
parametri di salute della popolazione toscana. Tale attività epidemiologica si è sviluppata in<br />
ambiti specifici a seconda della collocazione e delle professionalità. In particolare, presso il<br />
CSPO si è sviluppata l'epidemiologia dei tumori (descrittiva, analitica sui rischi ambientali -<br />
occupazionali ed individuali, clinico - valutativa); presso il CREAS di Pisa si svolgono attività<br />
in epidemiologia ambientale e sugli eventi connessi alla riproduzione, in particolare per quanto<br />
riguarda le malformazioni.<br />
Lo sviluppo di un sistema informativo presso il Dipartimento regionale consente oggi una<br />
valorizzazione del dato che può essere utilizzabile ai fini di sorveglianza sanitaria. Alcuni ambiti<br />
tematici sono ancora oggi poco sviluppati e limitata appare l'epidemiologia valutativa delle<br />
attività sanitarie.<br />
L'Osservatorio di Epidemiologia dell'Agenzia regionale di Sanità è stato istituito con compiti di<br />
valutazione dello stato di salute della popolazione toscana, in modo da contribuire a definire le<br />
priorità nelle scelte programmatiche a livello regionale e delle singole aziende sanitarie, al fine<br />
di favorire la realizzazione degli obiettivi del piano sanitario regionale.<br />
14.2 La struttura a rete<br />
Per raggiungere gli obiettivi sopraindicati e sviluppare l'intero sistema epidemiologico, l'Agenzia<br />
svilupperà il proprio programma di lavoro in armonia con i programmi di attività delle<br />
strutture già esistenti, in modo da colmare le attuali carenze conoscitive e fornire elementi utili<br />
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