Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria
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PIANO<br />
SANITARIO<br />
REGIONALE<br />
TOSCANA<br />
PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />
home <br />
epidemiologico dell'Agenzia regionale di sanità, fornisca i necessari elementi di conoscenza del<br />
fenomeno ai fini della programmazione degli interventi sul territorio toscano.<br />
3.3. Gli organismi di consultazione<br />
3.3.1 Le Commissioni territoriali<br />
Le Commissioni istruttorie territoriali, costituite presso le Aziende USL ai sensi della deliberazione<br />
del Consiglio regionale n. 299/97, proseguono la loro attività di sorveglianza sull'attuazione<br />
dei progetti territoriali finanziati con il Fondo per la lotta alla droga.<br />
In considerazione della rappresentatività in esse contenuta dei vari soggetti pubblici e privati<br />
che a livello locale operano nel settore delle dipendenze, è affidato alle Commissioni territoriali<br />
il compito di rappresentare un "osservatorio di area", con funzioni di rilevazione dei bisogni,<br />
verifica sull'adeguatezza degli interventi e supporto tecnico per i soggetti deputati alla programmazione.<br />
3.3.2. Il Comitato tecnico-scientifico regionale<br />
A livello regionale è istituito un comitato tecnico scientifico quale organismo misto consultivo,<br />
rappresentativo delle varie componenti sociali ed istituzionali operanti sul fronte delle dipendenze,<br />
per l'indirizzo, il coordinamento e la verifica sull'attuazione del progetto obiettivo.<br />
La Giunta regionale provvede a nominare il comitato suddetto definendone la composizione in<br />
modo che sia assicurata la presenza di:<br />
- rappresentanti del servizio pubblico, sanitario e sociale;<br />
- rappresentanti del privato sociale (CEAR, cooperative sociali);<br />
- esperti sanitari delle discipline correlate agli interventi per le dipendenze designati dal Consiglio<br />
sanitario;<br />
- rappresentanti di: Prefettura, Ministero di Grazia e Giustizia (Procura della Repubblica e<br />
dipartimento di amministrazione penitenziaria), Provveditorato agli studi;<br />
- rappresentante ANCI;<br />
- rappresentante volontariato.<br />
Al Comitato sono affidati i seguenti compiti:<br />
- analisi dei fenomeni e formulazione di proposte sulle strategie di riabilitazione e reinserimento<br />
sociale dei tossicodipendenti e sulla prevenzione delle tossicodipendenze, con particolare riguardo<br />
alle situazioni complesse di disagio;<br />
- definizione di protocolli comportamentali e di linee guida;<br />
- monitoraggio del fenomeno droga e promozione di studi epidemiologici retrospettivi e prospettici<br />
in collaborazione con l'Agenzia <strong>Regionale</strong> di Sanità;<br />
- definizione dei criteri di valutazione dei trattamenti di recupero e promozione di indagini<br />
follow-up.<br />
3.4. Il finanziamento dei progetti col Fondo per la lotta alla droga<br />
La Regione sostiene la realizzazione di progetti volti al perseguimento degli obiettivi indicati<br />
dal presente P.O. da parte delle Aziende USL e dei soggetti pubblici e privati che a livello<br />
territoriale operano sulle dipendenze, attraverso i finanziamenti del Fondo nazionale per la lotta<br />
alla droga con riferimento alle disposizioni nazionali.<br />
Annualmente la Giunta regionale definisce, nell'ambito delle indicazioni del progetto obiettivo, i<br />
campi prioritari di intervento e le tematiche di interesse regionale per la realizzazione di progetti<br />
sperimentali, avvalendosi del Comitato tecnico scientifico regionale e delle indicazioni scaturite<br />
dall'Osservatorio epidemiologico regionale.<br />
Per gli atti istruttori di competenza la Regione si avvale delle disposizioni contenute nella<br />
deliberazione consiliare n. 299 del 24.7.1997.<br />
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