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Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria

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PIANO<br />

SANITARIO<br />

REGIONALE<br />

TOSCANA<br />

PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />

home <br />

- i ricoveri ordinari con durata della degenza superiore a due giorni, con un valore di circa<br />

38.000;<br />

- i ricoveri di durata inferiore a due giorni, con un valore di circa 23.000;<br />

- i ricoveri a ciclo diurno, con una diminuzione complessiva attorno a 27.000.<br />

La riduzione dell'attività di ricovero a ciclo diurno è stata determinata da due componenti interne<br />

di direzione opposta: la diminuzione del 50% dei ricoveri di tipo medico e l'aumento del 70%<br />

di quelli di tipo chirurgico.<br />

Come si può osservare alla riduzione del ricovero ospedaliero ha contribuito in maniera determinante,<br />

oltre alla contrazione dei ricoveri ordinari di durata superiore a due giorni, anche la<br />

diminuzione di quelli di durata inferiore a due giorni, per il miglioramento della funzione di<br />

filtro al ricovero legato all'introduzione, in varie realtà, di strutture di accettazione ed osservazione<br />

temporanea, nonché la riduzione della componente medica del ricovero diurno collegata<br />

alla riconduzione del day hospital diagnostico ad attività ambulatoriale.<br />

Si può osservare come alla riduzione del ricovero ordinario di durata superiore a due giorni<br />

faccia riscontro la crescita dell'attività di day surgery, evento che è di portata strategica per<br />

l'ulteriore sviluppo del processo di deospedalizzazione visto, non solo come minore utilizzo del<br />

contenitore "ospedale", ma anche come fattore di qualità dell'assistenza legata all'introduzione<br />

di tecniche interventistiche sempre meno invasive e demolitive, che non richiedono pertanto la<br />

permanenza in ospedale per un certo numero di giornate successive all'intervento.<br />

Occorre inoltre considerare che lo svolgimento di quote crescenti di procedure chirurgiche o di<br />

pratiche di diagnostica invasiva con modalità assistenziale tipica del ricovero ospedaliero a ciclo<br />

diurno, finisce per determinare modificazioni sostanziali degli assetti interni dell'ospedale. Nel<br />

mondo anglosassone si registrano attualmente incidenze del 50 - 60% di interventi eseguiti in<br />

"one day surgery" sul totale degli interventi. In tali condizioni, si osservano parametri affatto<br />

differenziati rispetto a quelli attuali in termini di numero di posti letto chirurgici e di strutturazione<br />

dell'assistenza, con possibilità di prevedere anche una ridistribuzione di risorse a favore di<br />

livelli assistenziali non ospedalieri.<br />

Risulta quindi importante fissare obiettivi di crescita di tale modalità interventistica con riconversione<br />

in day surgery di quote di attività chirurgica attualmente svolte in forma tradizionale.<br />

Per il triennio di piano, l'obiettivo è rappresentato dall'esecuzione di almeno il 30% dei casi<br />

chirurgici in forma di "one day surgery", rispetto all'attuale valore del 15%.<br />

In generale, la riduzione complessiva del 13% del numero dei ricoveri è stata raggiunta nel<br />

triennio 1996 - 1998 con interventi di potenziamento dei livelli assistenziali delle attività specialistiche<br />

non di ricovero ed in virtù della crescita di quelli espressi dai servizi sanitari territoriali.<br />

Lo sviluppo di tali livelli assistenziali è deducibile anche dall'analisi delle percentuali relative di<br />

assorbimento delle risorse all'inizio ed alla fine del triennio di <strong>Piano</strong> in scadenza.<br />

16. Lo sviluppo dei servizi territoriali<br />

16.1 La riduzione complessiva delle attività di ricovero ospedaliero è stata conseguita, nell'ambito<br />

del <strong>Piano</strong> 1996/1998, con azioni prevalentemente rivolte alla modifica dell'organizzazione<br />

interna dell'Ospedale.<br />

L'ulteriore salto di qualità previsto con il presente <strong>Piano</strong> richiede la continuità delle strategie di<br />

riorganizzazione dell'Ospedale, ma anche la contestuale immissione di politiche di sviluppo dei<br />

servizi sanitari territoriali di zona.<br />

La LR 72/98 individua una riorganizzazione complessiva delle attività territoriali caratterizzata<br />

da un forte incremento del bacino del distretto, dalla crescita della potenzialità operativa di<br />

questo ultimo e dal potenziamento della gamma dei servizi erogabili.<br />

Il processo di riorganizzazione sostituisce ai momenti di coordinamento distrettuale delle attività<br />

sanitarie e sociali, previsti dalla precedente normativa, una precisa responsabilità con specifici<br />

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