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Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria

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PIANO<br />

SANITARIO<br />

REGIONALE<br />

TOSCANA<br />

PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />

home <br />

- interventi economici;<br />

- programmi di accoglienza per gestanti sole;<br />

- programmi di informazione e consulenza specificatamente orientati alle esigenze delle donne<br />

immigrate (interpretariato - mediazione culturale);<br />

- programmi di informazione sui diritti della madre e del neonato e sui servizi disponibili (soprattutto<br />

in relazione alla prevenzione dell'abbandono).<br />

Presso i consultori sono attivati progetti sperimentali per assicurare, nell'ambito delle funzioni di<br />

accoglienza, un servizio di ascolto telefonico per l'individuazione di problematiche di tipo socio<br />

- economico e psicologico e per l'attivazione immediata dei servizi e degli operatori di riferimento.<br />

Presso l'Azienda ospedaliera di Careggi è da potenziare il Centro di consulenza di tossicologia<br />

prenatale, attivato con funzione regionale.<br />

4.3. Il parto e la fase neonatale<br />

4.3.1 L'assistenza al parto<br />

L'assistenza al parto è assicurata dalle Aziende sanitarie tramite la rete dei punti nascita e le<br />

equipe di assistenza al parto domiciliare, secondo le indicazioni di cui al precedente punto.<br />

La continuità del percorso assistenziale, con attenzione agli aspetti umani e relazionali<br />

dell'evento, viene garantita mediante il raccordo tra l'unità funzionale "Attività consultoriali" e il<br />

punto nascita, sia per quanto riguarda l'assistenza dal periodo della gravidanza al parto sia per la<br />

gestione delle dimissioni ospedaliere e l'assistenza ostetrica domiciliare nella fase puerperale,<br />

con riferimento a quanto indicato nei precedenti punti.<br />

In relazione alla dimissione precoce del neonato sano, la Giunta <strong>Regionale</strong> è impegnata ad<br />

emanare apposite linee guida per le procedure di presa in carico del neonato da parte del pediatra<br />

di libera scelta.<br />

Per quanto riguarda l'utilizzo del taglio cesareo, la Giunta regionale è impegnata ad adottare<br />

iniziative di sorveglianza del fenomeno (sia per valutare l'entità a livello toscano del ricorso al<br />

taglio cesareo come metodica di parto, sia per rilevarne la distribuzione temporale nell'arco<br />

della settimana e delle ore della giornata) e a promuovere iniziative che favoriscano nelle Aziende<br />

sanitarie la riduzione dell'uso di tale tecnica, anche attraverso interventi di medicine non<br />

convenzionali di cui alla lettera H.<br />

4.3.2 La riduzione della natimortalità e della morbosità<br />

L'impegno dei servizi di assistenza al parto deve essere volto al mantenimento costante dei tassi<br />

di natimortalità e di mortalità neonatale conseguiti in <strong>Toscana</strong>.<br />

A livello regionale sono adottate iniziative per monitorare l'eventuale verificarsi di un aumento<br />

della morbosità in connessione con la riduzione della natimortalità e della mortalità perinatale.<br />

A tal fine la Giunta <strong>Regionale</strong> è impegnata a:<br />

- attivare la Commissione regionale di Bioetica per lo studio delle problematiche etiche connesse<br />

al trattamento dei neonati prematuri;<br />

- predisporre un registro regionale di morbosità;<br />

- fornire indicazioni per garantire la collaborazione fra Punto Nascita e pediatra di base che,<br />

tramite specifici strumenti informativi, tenga sotto controllo gli esiti a distanza delle problematiche<br />

emerse al momento della nascita.<br />

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