Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria
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PIANO<br />
SANITARIO<br />
REGIONALE<br />
TOSCANA<br />
PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />
home <br />
b) da una Azienda USL e dalla Azienda ospedaliera del bacino di riferimento,<br />
c) da almeno due Aziende ospedaliere;<br />
- i programmi devono avere le caratteristiche del " programma di interesse regionale";<br />
- i programmi devono essere corredati della documentazione idonea a dimostrare l'evoluzione<br />
della situazione senza o con intervento.<br />
11.3. Criteri di selezione<br />
I programmi riconosciuti eleggibili saranno selezionati secondo il seguente ordine di priorità:<br />
a) numero delle aziende coinvolte,<br />
b) valutazione comparata dei risultati raggiunti avendo a riferimento i diversi elementi caratterizzanti<br />
il programma.<br />
12. La specificità dell'area fiorentina<br />
12.1 L'art. 39 della LR 72/98 indica la necessità che nell'area fiorentina, in relazione alla specificità<br />
delle problematiche connesse alla dimensione metropolitana, siano messe in atto particolari<br />
iniziative finalizzate allo sviluppo a sistema dei servizi sanitari.<br />
Questa previsione coincide con le più recenti indicazioni programmatiche e disposizioni normative<br />
varate a livello nazionale:<br />
- l'inserimento, tra i principi ai quali ancorare la revisione del DLgs 502/92 affidata per delega al<br />
governo, della "facoltà per le Regioni di creare organismi di coordinamento delle strutture<br />
sanitarie operanti nelle aree metropolitane";<br />
- il dettato dell'art. 71 della legge 448 del 23.12.1998, collegata alla finanziaria dello Stato per<br />
l'anno <strong>1999</strong>, laddove si definiscono criteri e procedure atte a realizzare un "piano straordinario<br />
di interventi per la riqualificazione dell'assistenza sanitaria nei grandi centri urbani", stanziando<br />
allo scopo la somma di 1.500 miliardi in tre anni.<br />
In armonia con tali indicazioni la Giunta regionale, entro trenta giorni dall'approvazione del<br />
<strong>Piano</strong>, procederà all'istituzione di un Coordinamento metropolitano, costituito in prima istanza<br />
dai tre direttori generali delle aziende sanitarie (Azienda USL 10, AO Careggi, AO Meyer)<br />
finalizzato all'attuazione di quanto disposto all'art. 39, comma 2 della LR 72/98.<br />
Entro tre mesi dall'approvazione del <strong>Piano</strong> sanitario regionale, la Giunta regionale, avvalendosi<br />
del Coordinamento metropolitano sopra richiamato, provvederà alla predisposizione del progetto,<br />
di cui al comma 2 dell'art. 71 della legge 23.12.1998 n. 44,8 da sottoporre all'approvazione<br />
del Consiglio regionale.<br />
Tale progetto, dovrà corrispondere all'insieme dei criteri qualitativi indicati nel comma 1, lett.<br />
a), b), c), d) ed e) del sopra citato art. 71.<br />
In particolare, tenuto conto dell'incidenza che l'assetto organizzativo dei servizi dell'area fiorentina<br />
ha sull'intero sistema sia sul fronte dell'assorbimento di risorse finanziarie che su quello dei<br />
livelli qualitativi delle prestazioni, il progetto dovrà essere finalizzato ad assicurare entro il<br />
2000:<br />
- la piena funzionalità delle attività di emergenza urgenza del bacino dell'Azienda USL di Firenze,<br />
attraverso la messa in rete e la riorganizzazione, sulla base delle disposizioni del presente<br />
PSR, delle attività di pronto soccorso degli ospedali di S. Maria Nuova, S. Giovanni di Dio, S.<br />
Maria Annunziata, Borgo S. Lorenzo, Careggi e Meyer;<br />
- la piena funzionalità delle rete integrata dei servizi ospedalieri erogati dalla Azienda USL 10 e<br />
dalle Aziende ospedaliere Careggi e Meyer affrontando, prioritariamente, le situazioni di prioritaria<br />
criticità (ortopedia, oculistica, otorino, oncologia) e in modo particolare, la piena funzionalità<br />
del dipartimento operativo materno infantile con spiccate caratteristiche strutturali a direzione<br />
dell'Azienda ospedaliera Meyer;<br />
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