Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria
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PIANO<br />
SANITARIO<br />
REGIONALE<br />
TOSCANA<br />
PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />
home <br />
- l'erogazione delle prestazioni ambulatoriali connesse ai percorsi assistenziali.<br />
La funzione di accoglienza<br />
Particolare attenzione deve essere posta dalla Azienda USL a qualificare la funzione di accoglienza,<br />
mediante la dotazione, all'interno dell'unità funzionale "Attività consultoriali" di personale<br />
adeguatamente formato per operare sul fronte della comunicazione e dell'orientamento.<br />
Tale funzione deve essere assicurata, in particolare, per quelle attività consultoriali che richiedono<br />
un approccio informativo e un orientamento per l'utente.<br />
Le attività consultoriali svolgono, in particolare, un'azione di informazione verso la lavoratrice<br />
sui rischi per la gravidanza e sui percorsi previsti dalla normativa, curandone l'attivazione dove<br />
necessario o segnalando il caso alle strutture operative della prevenzione nei luoghi di lavoro<br />
per gli accertamenti di loro competenza.<br />
Attraverso la funzione di accoglienza il Consultorio assolve al compito di:<br />
- porsi in relazione interattiva con l'utenza;<br />
- assicurare un interfaccia unico rispetto alla globalità dei servizi esistenti, sia sociali che sanitari;<br />
- svolgere, soprattutto nei confronti dei soggetti in età adolescenziale, un ruolo propositivo e di<br />
offerta di "strumenti per la crescita" dell'individuo;<br />
- avere una capacità di ascolto e di individuazione precoce di situazioni a rischio.<br />
La funzione di accoglienza si esplica nel:<br />
- promuovere adeguate conoscenze sui servizi disponibili, realizzando idonei strumenti informativi;<br />
- indirizzare l'utenza verso i percorsi assistenziali;<br />
- facilitare l'accesso ai servizi;<br />
- attivare i collegamenti in rete con i servizi territoriali delle altre agenzie operanti nella zona e<br />
con il volontariato;<br />
- operare in raccordo con servizi di mediazione culturale, per rappresentare anche un ruolo di<br />
accoglienza e di informazione nei confronti delle popolazioni immigrate.<br />
Le Aziende USL dotano la funzione di accoglienza di un numero telefonico verde.<br />
Specializzazione dei consultori<br />
In relazione alle attività consultoriali connesse all'attuazione dei progetti di prevenzione e ai<br />
percorsi assistenziali, al fine di garantire l'adeguatezza delle sedi e la dotazione di tutte le risorse<br />
necessarie per lo svolgimento delle funzioni assegnate, nell'ambito della programmazione<br />
complessive delle attività a livello di zona, le Aziende USL possono individuare per gli interventi<br />
rivolti a uno specifico target di utenza una articolazione operativa delle sedi consultoriali,<br />
con "specializzazione" dei consultori per fasce d'età (consultorio giovani), per tipologia di<br />
interventi (consultorio per il "percorso nascita", controllo della fertilità, IVG), per utenza particolare<br />
(consultorio per immigrati).<br />
Resta fermo che le attività di base e le funzioni caratterizzanti l'attività consultoriale (funzione<br />
di accoglienza e attività di informazione e di educazione sanitaria) devono essere comuni a tutte<br />
le sedi consultoriali.<br />
I consultori per immigrati<br />
Considerata la rilevanza del fenomeno migratorio nella realtà toscana, l'unità funzionale "Attività<br />
consultoriali" acquisisce informazioni e dati sulle popolazioni immigrate presenti nel territorio,<br />
per rispondere adeguatamente ai bisogni di una utenza multietnica in continua espansione.<br />
L'unità funzionale "Attività consultoriali" promuove tutti gli interventi necessari per superare le<br />
difficoltà di accesso alle strutture consultoriali degli immigrati attraverso:<br />
- il sostegno delle attività dei consultori per immigrati;<br />
- la costruzione di percorsi di accoglienza e di informazione per facilitare la comunicazione<br />
linguistica, l'accesso a informazioni corrette, la pari opportunità all'accesso ai servizi sanitari;<br />
- la formazione degli operatori per garantire un'adeguata comunicazione interculturale;<br />
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