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Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria

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PIANO<br />

SANITARIO<br />

REGIONALE<br />

TOSCANA<br />

PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />

home <br />

- il coordinamento delle iniziative di prevenzione;<br />

- il filtro nei confronti dei momenti specialistici;<br />

- il raccordo nei confronti degli operatori impegnati in problematiche psicosociali, relazionali,<br />

scolastiche, di devianza.<br />

Il pediatra svolge un ruolo di tutore di tutti i percorsi assistenziali, in particolare di quelli attinenti<br />

le patologie gravi, croniche e le disabilità.<br />

Assicura inoltre, al superamento dell'età pediatrica dell'assistito, il raccordo con il medico di<br />

medicina generale scelto tramite il passaggio di documentazione informativa sull'assistito.<br />

4.4.2 L'assistenza pediatrica consultoriale<br />

All'interno dell'unità funzionale "Attività consultoriali" è svolta una funzione di "pediatria di<br />

comunità" in una visione di sanità pubblica e in rapporto di collaborazione con i pediatri di<br />

libera scelta da parte dei pediatri che operano nei consultori.<br />

Ai pediatri consultoriali compete:<br />

- l'effettuazione delle vaccinazioni raccomandate dalla Regione <strong>Toscana</strong> e degli screening<br />

(quando non effettuati dal pediatra di libera scelta);<br />

- la partecipazione ai gruppi operativi distrettuali;<br />

- la consulenza in ambito scolastico per situazioni di particolare impegno sanitario e sociale;<br />

- la collaborazione con il coordinatore sanitario di distretto per l'effettuazione di attività di<br />

verifica della qualità delle attività pediatriche in ambito distrettuale;<br />

- la partecipazione al controllo della diffusione delle malattie infettive nelle comunità;<br />

- l'educazione sanitaria in collaborazione con i Pediatri di libera scelta (nelle scuole e nei corsi<br />

di preparazione alla nascita);<br />

- la presenza nei centri consulenza giovani;<br />

- l'assistenza sanitaria per i bambini non assistibili dai pediatri di libera scelta, compresi extracomunitari<br />

e nomadi;<br />

- l'attivazione di interventi integrati con gli altri servizi territoriali che operano su utenti in età<br />

pediatrica (unità funzionale per la salute mentale infanzia e adolescenza, servizi sociali).<br />

4.4.3 L'assistenza pediatrica ospedaliera<br />

Per le situazioni che necessitano di ricovero ospedaliero, l'assistenza al bambino è assicurata<br />

dalla Azienda USL presso i presidi ospedalieri della rete pediatrica nel rispetto dei criteri e dei<br />

requisiti indicati nello specifico paragrafo di cui al precedente punto .<br />

4.4.4 L'assistenza per le problematiche neurologiche e dell'area psico - relazionale è assicurata<br />

mediante la rete dei servizi per l'infanzia e l'adolescenza, definita all'interno del progetto obiettivo<br />

per la salute mentale, i GOM ed i presidi residenziali e semiresidenziali di riabilitazione.<br />

L'unità funzionale "Attività consultoriali" promuove il raccordo tra i servizi interessati assicurando<br />

la presa in carico precoce delle problematiche che si manifestano nella primissima infanzia.<br />

4.4.5 Gli interventi sociali per la tutela dell'infanzia e dell'adolescenza<br />

L'unità funzionale "Attività consultoriali", attraverso la presenza al proprio interno di operatori<br />

sociali secondo quanto definito dagli accordi di programma e con modalità operative attuative<br />

delle reti di protezione sociale, a livello di distretto, assicura:<br />

- azioni di sensibilizzazione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza;<br />

- sviluppo di forme di auto - aiuto fra famiglie, comprese quelle adottive e affidatarie;<br />

- promozione, consulenza e sostegno per l'adozione e l'affidamento familiare, con sviluppo<br />

dei centri affidi (ai sensi della deliberazione del Consiglio <strong>Regionale</strong> n. 384/1994);<br />

- individuazione precoce delle situazioni di rischio sociale per minori e famiglie;<br />

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