Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria
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PIANO<br />
SANITARIO<br />
REGIONALE<br />
TOSCANA<br />
PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />
home <br />
3.5. L'accessibilità delle strutture e dei servizi<br />
La Regione intende favorire, una volta definiti i caratteri di appropriatezza delle prestazioni<br />
offerte dal Servizio sanitario regionale, la più ampia accessibilità delle strutture e dei servizi ai<br />
cittadini toscani.<br />
Questo obiettivo può essere raggiunto affrontando in modo coerente le seguenti questioni:<br />
a) la definizione normativa e la garanzia organizzativa dei percorsi assistenziali, in modo da<br />
dare certezza ai cittadini dei loro diritti e dei loro doveri nei confronti del servizio sanitario<br />
regionale;<br />
b) lo sviluppo di tutti i sistemi di informazione, comunicazione e coinvolgimento dei cittadini,<br />
anche mediante il collegamento e l'integrazione con analoghe iniziative degli Enti Locali;<br />
c) l'ulteriore investimento sul sistema di emergenza-urgenza, già strutturato su scala regionale<br />
con l'attivazione generalizzata del 118;<br />
d) la sperimentazione e lo sviluppo di sistemi di telesoccorso e teleassistenza in rapporto con i<br />
servizi degli Enti Locali e con il sistema di emergenza-urgenza;<br />
e) l'impegno alla riduzione ed al governo trasparente delle liste d'attesa;<br />
f) la possibilità di esercitare realmente, pur nei limiti obiettivi proposti dalle regole della programmazione<br />
sanitaria, il diritto alla libera scelta della struttura in cui curarsi.<br />
3.6. L'equità nell'accesso alle prestazioni<br />
3.6.1. Obiettivo irrinunciabile della programmazione sanitaria regionale è quello di assicurare<br />
pari opportunità a tutti i cittadini nell'accesso alle prestazioni, in un quadro che si fondi ovviamente<br />
sull'appropriatezza dei servizi e sull'integrazione dell'offerta su scala regionale.<br />
In particolare l'attenzione in questo quadro sarà ulteriormente rivolta a:<br />
a) assicurare equo accesso a tutti gli strati sociali e principalmente a quelli più deboli ed a<br />
minore rappresentanza sociale;<br />
b) offrire pari garanzie qualitative di tutela a tutte le zone della regione, avendo riguardo speciale<br />
nei confronti delle aree disagiate e periferiche;<br />
c) tenere presenti le principali specificità che la realtà toscana propone, adottando nei modi<br />
opportuni la necessaria flessibilità degli strumenti operativi.<br />
3.6.2. Riscontro coerente di questa impostazione sarà definito nelle scelte relative ai criteri che<br />
determinano l'assegnazione e l'utilizzo delle risorse finanziarie disponibili e, più specificatamente,<br />
gli indici di accesso al Fondo sanitario regionale.<br />
3.7. Un'organizzazione razionale del servizio<br />
3.7.1. Una delle condizioni essenziali per raggiungere gli obiettivi enunciati nei capitoli precedenti<br />
resta sicuramente quella di evitare ogni duplicazione ingiustificata dei servizi, ogni dispersione<br />
e spreco di risorse, ogni confusione di ruolo ed ogni inutile conflittualità interna al sistema.<br />
3.7.2. Giungere ad un assetto razionale del SSR richiede l'attivazione di processi di riqualificazione<br />
tecnico-professionale, ulteriori semplificazioni di sistema nonché intese programmatiche<br />
tra erogatori pubblici e privati.<br />
Il perseguimento di questo obiettivo, che sta alla base della costruzione di un reale ed organico<br />
"sistema regionale delle strutture sanitarie", comporta in particolare:<br />
a) lo sviluppo in rete dei servizi ospedalieri;<br />
b) il coordinamento operativo tra servizi territoriali di zona e servizi ospedalieri;<br />
c) l'integrazione tra servizi sociali e servizi sanitari;<br />
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