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Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria

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PIANO<br />

SANITARIO<br />

REGIONALE<br />

TOSCANA<br />

PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />

home <br />

libero; collaborazione nei centri diurni e nelle strutture residenziali; ricovero in residenze sociali<br />

assistite, e in RSA pubbliche o private convenzionate.<br />

L'Unità funzionale deve assicurare il coinvolgimento delle famiglie nella formulazione e nell'attuazione<br />

del piano terapeutico riabilitativo, ferma restando la responsabilità dell'Unità funzionale<br />

nella definizione e nella conduzione del progetto assistenziale.<br />

Particolare attenzione e cura dovrà essere riservata ai pazienti "non collaboranti", per assicurare<br />

anche in tal caso una adeguata presa in carico da parte del servizio.<br />

4.3. L'emergenza urgenza<br />

In ciascuna zona deve essere assicurato l'intervento programmato, ambulatoriale e domiciliare,<br />

nelle 12 ore diurne dei giorni feriali e la risposta all'emergenza-urgenza per tutto l'arco delle 24<br />

ore. La risposta all'emergenza-urgenza per gli adulti è garantita dalla presenza di operatori<br />

medici e infermieri presso la sede del CSM nelle 12 ore diurne e dalla reperibilità medica e<br />

infermieristica, attivata dal dipartimento di emergenza urgenza o dal pronto soccorso, nelle ore<br />

notturne e festive.<br />

Con apposito protocollo viene definito, all'interno delle Aziende USL, il raccordo e la collaborazione<br />

tra i servizi di salute mentale e i servizi preposti all'emergenza e urgenza e alla guardia<br />

medica. In ogni caso la convalida delle proposte di trattamento in TSO deve essere redatta da un<br />

medico psichiatra dell'Unità funzionale.<br />

L'organizzazione dei servizi di salute mentale garantisce a livello aziendale il ricorso a strutture<br />

residenziali o ospedaliere per le situazioni di emergenza urgenza riguardanti soggetti in età<br />

evolutiva.<br />

5. Il superamento degli ospedali psichiatrici e dell'OPG<br />

5.1. I progetti di superamento degli OP<br />

In attuazione delle linee guida per il superamento degli Ospedali psichiatrici emanate dalla<br />

Giunta regionale con deliberazione n. 1323 del 14.10.96 e delle disposizioni nazionali, le Aziende<br />

USL sono tenute a portare a termine nei tempi previsti i rispettivi programmi, approvati<br />

dalla Giunta regionale, per la gestione della fase transitoria.<br />

A tal fine, ove necessario in relazione alla complessità dei problemi da superare, il Direttore<br />

generale affida a un medico psichiatra la responsabilità di conduzione dello specifico progetto.<br />

Le Aziende USL, che hanno ancora degenti del loro territorio in<br />

ex OP di altre aziende, sono impegnate a accogliere i propri pazienti nelle residenze delle rispettive<br />

zone secondo gli accordi programmati, con attenzione a non ricreare condizioni di istituzionalizzazione.<br />

La Giunta regionale cura l'attuazione delle disposizioni per il superamento degli OO.PP. e ne<br />

verifica il processo, monitorando la gestione della fase transitoria con il contributo della Commissione<br />

mista a tale scopo costituita.<br />

Per l'utilizzo dei beni mobili e immobili degli OO.PP, dismessi valgono le disposizioni della<br />

citata deliberazione della Giunta regionale n. 1323/94 e delle leggi finanziarie.<br />

5.2. L'Ospedale psichiatrico giudiziario<br />

In attesa che a livello nazionale vengano emanate dal Parlamento apposite disposizioni per il<br />

superamento dell'OPG, sulla base anche della proposta di legge presentata dalla Regione <strong>Toscana</strong>,<br />

si ribadisce che ciascuna Unità funzionale deve assicurare ai cittadini ristretti in OPG tutti<br />

gli interventi di propria competenza.<br />

Le Unità funzionali del territorio di provenienza dei singoli soggetti ristretti nell'OPG di Montelupo<br />

Fiorentino dovranno perciò stabilire un rapporto costante con l'OPG e definire e realizzare<br />

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