Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria
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PIANO<br />
SANITARIO<br />
REGIONALE<br />
TOSCANA<br />
PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />
home <br />
- acquisire familiarità col modello di riferimento per l'accreditamento e l'autovalutazione;<br />
- acquisire conoscenze di base per condurre una visita di verifica, sia interna che esterna;<br />
- acquisire la capacità per condurre un piano di verifica (analisi documentazione e strumenti di<br />
supporto);<br />
- individuare iniziative di miglioramento attraverso le visite di verifica;<br />
- apprendere tecniche di conduzione dell'azienda per l'implementazione continua del sistema<br />
qualità.<br />
9.3.3. Al fine di sviluppare l'accreditamento anche quale attività di valutazione professionale<br />
sistematica e periodica orientata a garantire una qualità dell'assistenza adeguata ai bisogni e<br />
tendente al miglioramento continuo, la Giunta <strong>Regionale</strong> promuove:<br />
- l'emanazione di linee guida con particolare riferimento a quelle tecnico-professionali, in alcuni<br />
ambiti assistenziali ritenuti prioritari a livello regionale (per frequenza, gravità dei problemi,<br />
variabilità dei comportamenti clinici esistenti, impatto economico);<br />
- la partecipazione a programmi di revisione tra pari.<br />
9.3.4. Le aziende sanitarie e le altre istituzioni pubbliche e private che operano all'interno del<br />
S.S.R. sono impegnate ad attivare con cadenza annuale il processo di autoverifica interna per<br />
tutti i presidi e le strutture organizzative presenti. I risultati dell'autoverifica e l'identificazione di<br />
azioni correttive individuate costituiscono parte integrante del programma di miglioramento<br />
delle attività sanitarie individuato nell'ambito del piano per la qualità; la relazione di autoverifica<br />
è trasmessa alla commissione competente per territorio istituita per l'accreditamento che, in<br />
maniera riservata, fornisce suggerimenti e supporto per le azioni correttive da intraprendere.<br />
10. Le politiche per l'innovazione<br />
10.1. Nel corso del triennio, la Regione si propone di sviluppare una politica organica per l'innovazione,<br />
finalizzata:<br />
- a favorire l'ingresso programmato nel sistema delle pratiche assistenziali più evolute e delle<br />
relative tecnologie di supporto;<br />
- a facilitare la disponibilità degli strumenti e delle tecniche in grado di adattare tempestivamente<br />
l'organizzazione dell'azienda all'evoluzione dei servizi offerti;<br />
- a sollecitare metodicamente il sistema ad innovarsi, valorizzando il contributo delle componenti<br />
tecniche del servizio e ricercando l'apporto sistematico dei centri di ricerca e dell'apparato<br />
produttivo toscano.<br />
Nei paragrafi successivi sono indicati gli interventi che saranno attivati in funzione degli obiettivi.<br />
10.2. Obiettivo: favorire l'ingresso programmato nel sistema delle pratiche assistenziali più<br />
evolute e delle relative tecnologie di supporto.<br />
Strumenti: fondo per la diffusione dell'innovazione nelle Aziende ospedaliere per attività gestite<br />
con risorse del servizio sanitario regionale e dell'Università; programma per il riordino e la<br />
qualificazione dei servizi di alta specialità.<br />
10.3. Fondo per la diffusione dell'innovazione nelle Aziende ospedaliere per attività gestite con<br />
risorse del Servizio sanitario regionale e dell'Università.<br />
Il fondo è finalizzato a finanziare progetti di qualificazione delle attività delle Aziende ospedaliere<br />
nel campo dell'assistenza, attraverso la promozione e la diffusione dell'innovazione, la<br />
sperimentazione di forme avanzate di organizzazione e gestione dei servizi sanitari, la forma-<br />
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