28.08.2013 Views

Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria

Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria

Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

PIANO<br />

SANITARIO<br />

REGIONALE<br />

TOSCANA<br />

PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />

home <br />

Le politiche di settore di seguito delineate caratterizzano uno degli assi strategici essenziali del<br />

presente <strong>Piano</strong>: quello di mettere al centro del sistema sanitario il cittadino e le sue aspettative di<br />

salute e di assistenza, dando priorità effettiva a questo aspetto dell'impegno per la qualificazione<br />

del servizio.<br />

Lo sviluppo delle politiche sanitarie è altresì finalizzato a superare i limiti di una visione eccessivamente<br />

economicistica della sanità e mira a rispondere positivamente alle sollecitazioni dei<br />

cittadini e delle associazioni dei pazienti ed a valorizzare l'apporto delle professioni al piano<br />

medesimo.<br />

2. Le azioni presenti nel <strong>Piano</strong> non esauriscono il quadro delle iniziative possibili e necessarie,<br />

ma rappresentano la proposizione di quelle più consolidate - sulle quali sono già stati espressi<br />

indirizzi programmatici da parte del Consiglio regionale - e di quelle nuove, più mature ed<br />

urgenti, sulle quali si è evidenziata una forte richiesta da parte della cittadinanza.<br />

La Giunta regionale, avvalendosi della consulenza tecnico-professionale del Consiglio sanitario<br />

regionale, è impegnata a proporre al Consiglio regionale un ulteriore sviluppo delle politiche di<br />

settore, sotto forma di azioni programmate o di direttive e linee guida, in coerenza con gli<br />

indirizzi generali del piano sanitario regionale e con gli obiettivi di salute indicati dal <strong>Piano</strong><br />

sanitario nazionale, più particolarmente quelli riferiti al controllo delle principali patologie, così<br />

come richiamati al punto 4.1 della parte I del presente <strong>Piano</strong>, con riferimento a quelle di seguito<br />

indicate:<br />

- malattie allergiche e del sistema immunitario;<br />

- malattie reumatiche croniche;<br />

- malattie dell'apparato respiratorio;<br />

- malattie dell'apparato digerente;<br />

- malattie del sistema nervoso centrale.<br />

3. Le Commissioni regionali, chiamate dal <strong>Piano</strong> a sostenere l'attuazione delle azioni programmate,<br />

verranno istituite dalla Giunta regionale con successivi appositi atti deliberativi, secondo<br />

una composizione che risponda ai seguenti criteri:<br />

- una parte politica, che esprime la Presidenza della Commissione (l'Assessore o suo delegato);<br />

- una parte rappresentativa delle strutture organizzative delle Aziende sanitarie interessate agli<br />

obiettivi dell'azione programmata;<br />

- una parte professionale, la cui designazione è competenza del Consiglio <strong>Sanitario</strong> <strong>Regionale</strong>;<br />

- una parte di esperti di nomina regionale, ove ritenuto necessario;<br />

- una parte di soggetti esterni da individuare in relazione alla specificità dell'azione programmata<br />

proposta (Associazioni di pazienti, organismi di tutela, volontariato, privati).<br />

4. Gli strumenti di rilevazione dei dati epidemiologici proposti nei progetti obiettivo costituiscono<br />

lo sviluppo, su tematiche specifiche, del sistema a rete di osservazione epidemiologica<br />

che il piano intende contribuire a sviluppare e che è affidato dalla LR 71/98 al coordinamento<br />

dell'osservatorio epidemiologico regionale istituito all'interno dell'Agenzia <strong>Regionale</strong> di Sanità.<br />

I nuovi centri di raccolta dati stabiliranno con l'osservatorio epidemiologico regionale un rapporto<br />

organico che consenta di colmare le attuali carenze conoscitive e di fornire nuovi elementi<br />

utili alla programmazione sanitaria.<br />

A) LA PREVENZIONE COLLETTIVA<br />

1. Il contesto<br />

I cambiamenti intervenuti nel paese negli ultimi anni determinano la ricerca di un approccio più<br />

adeguato e qualificato, da parte dei servizi sanitari ai problemi della salute e della prevenzione.<br />

86

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!