Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria
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PIANO<br />
SANITARIO<br />
REGIONALE<br />
TOSCANA<br />
PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />
home <br />
attività consultoriali a livello zonale, la disponibilità in ogni zona di almeno un consultorio<br />
specificatamente dedicato al "percorso nascita", che assicuri gli interventi necessari ed operi<br />
come nodo di raccordo con l'assistenza ospedaliera.<br />
4.2.1 L'assistenza durante la gravidanza<br />
Il medico di medicina generale della donna svolge un ruolo di "tutore" della gravidanza e assicura:<br />
- il controllo sull'evoluzione fisiologica della gravidanza;<br />
- la prescrizione degli esami di routine e le indagini strumentali;<br />
- l'individuazione dei rischi materno-fetali in riferimento all'anamnesi familiare, patologica<br />
remota e patologica prossima.<br />
L'unità funzionale "Attività consultoriali" deve garantire nella sede consultoriale dedicata, in<br />
raccordo con il medico di medicina generale, la presa in carico della donna in gravidanza e la<br />
continuità del percorso assistenziale fino al momento del parto e all'assistenza puerperale.<br />
All'interno dell'unità funzionale "Attività consultoriali" l'ostetrica costituisce il principale riferimento<br />
assistenziale e relazionale a carattere di continuità.<br />
Ogni donna ha diritto all'ostetrica come mediatrice con le altre figure e luoghi del suo percorso.<br />
A tal fine le Aziende USL assicurano nei consultori dedicati al "percorso nascita" la disponibilità<br />
e la collaborazione del personale ospedaliero necessario.<br />
Nel consultorio l'assistenza alla gravidanza fisiologica viene fornita secondo le indicazioni sugli<br />
accertamenti diagnostici e sulle visite stabilite dall'apposito protocollo regionale approvato dalla<br />
Giunta regionale (deliberazione della Giunta regionale n. 3867 del 24.7.95), con possibilità di<br />
eseguire tutti gli accertamenti di base e le visite ostetrico ginecologiche.<br />
L'attivazione del servizio consultoriale avviene per diretto accesso della donna o per invio del<br />
medico di medicina generale.<br />
Per l'effettuazione degli accertamenti ecografici e cardiotocografici in gravidanza, nel caso di<br />
non disponibilità nel consultorio della dotazione strumentale e dell'apporto specialistico necessario,<br />
l'Azienda USL individua il presidio territoriale o l'ambulatorio ospedaliero del punto<br />
nascita di riferimento e definisce modalità agevolate di accesso mediante forme di prenotazione<br />
diretta degli interventi da parte dei consultori distrettuali.<br />
Il percorso assistenziale della gravidanza fisiologica viene attuato dal consultorio nel rispetto dei<br />
seguenti principi:<br />
- ridurre l'eccessiva medicalizzazione;<br />
- incrementare un approccio globale da parte degli specialisti alle problematiche della donna;<br />
- garantire il rapporto fra il servizio pubblico e il privato.<br />
In caso di gravidanza a rischio il consultorio attiva il raccordo con l'ambulatorio ospedaliero del<br />
punto nascita di riferimento o, se necessario, con i Punti Nascita della rete integrata, secondo le<br />
rispettive competenze, per:<br />
- la visita e la consulenza specialistica;<br />
- la diagnostica prenatale invasiva o di alto contenuto specialistico;<br />
- il monitoraggio delle fasi critiche e delle ultime settimane di gravidanza.<br />
La Giunta <strong>Regionale</strong> è impegnata a emanare apposite linee guida per:<br />
- l'assistenza alla gravidanza a rischio per fornire, con riferimento alle indicazioni ministeriali<br />
in materia, criteri di individuazione del rischio e indicazioni in merito alla fase di approfondimento<br />
diagnostico e terapeutico;<br />
- la predisposizione a livello locale di protocolli di intervento riferiti, in particolare, all'assistenza<br />
al travaglio e al parto fisiologico.<br />
Il corso di preparazione alla nascita<br />
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