Piano Sanitario Regionale 1999-2001 Toscana - Farmindustria
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PIANO<br />
SANITARIO<br />
REGIONALE<br />
TOSCANA<br />
3. Punto nascita di 3 livello<br />
PROMETEO – ATLANTE DELLA SANITÀ ITALIANA 2000<br />
home <br />
3.1. Definizione<br />
Centri che espletano, oltre ad attività di 1 e di 2 livello, funzioni regionali di cure intensive per<br />
un bacino di utenza di circa 6.000 parti/anno. Sono presidi accreditati secondo criteri di disponibilità<br />
di alta tecnologia, elevata specialità organizzativa e professionale medicoinfermieristica,<br />
dove dovranno essere previste unità di terapia intensiva (TIO) e subintensiva<br />
ostetrico-ginecologica (sub-TIO) ed unità di terapia intensiva (TIN) e sub-intensiva neonatale<br />
(sub-TIN) in numero razionalmente individuato tenendo conto degli standard italiani ed europei,<br />
pubblicati da varie agenzie ministeriali e società scientifiche ufficialmente riconosciute.<br />
Le attività di terapia intensiva ostetrica e neonatologica sono esercitate dall'Azienda ospedaliera<br />
Senese e dall'Azienda ospedaliera Pisana. Nel bacino dell'Azienda 10 di Firenze, tali attività<br />
vengono svolte dal costituendo dipartimento materno-infantile interaziendale (Azienda ospedaliera<br />
Meyer, Azienda ospedaliera Careggi, Azienda USL 10 Firenze), secondo le forme previste<br />
dall'atto organizzativo del dipartimento.<br />
Nei Centri di 3 livello dovrà essere effettuata, oltre che attività diagnostica ed assistenziale per<br />
gravidanze e neonati ad alto rischio, anche attività di formazione professionale (medica ed<br />
ostetrico-infermieristica) e di ricerca. Ciò sarà reso possibile dalla notevole concentrazione di<br />
patologie trattate e sarebbe seriamente ostacolato da logiche organizzative che prevedano la<br />
polverizzazione dei centri di 3 livello.<br />
I Punti nascita di 3 livello devono essere strettamente collegati tra di loro e con i Punti Nascita<br />
di 1 e 2 livello dei relativi bacini di utenza. Nell'ambito del bacino di utenza coordineranno le<br />
attività di questi ultimi, promuovendo protocolli per l'effettuazione del trasporto neonatale<br />
assistito e il coordinamento delle attività sub-intensive dei Punti Nascita di 2livello con le<br />
Terapia Intensive di 3 Livello. Nell'ambito di tali protocolli potranno essere previste, in presenza<br />
di particolari condizioni organizzative, caratteristiche di trasferimento dei pazienti dal 2 al 3<br />
livello diverse da quelle previste nel punto 2.5.<br />
3.2. Prestazioni erogate<br />
a) Ostetrico - ginecologiche<br />
I Punti Nascita di 3 livello trattano gravidanze e neonati sani e pazienti con ogni tipo di patologia;<br />
devono perciò disporre di una grande varietà di risorse e competenze.<br />
1. Ambulatorio multizonale di Medicina Prenatale articolato in:<br />
- Diagnostica laboratoristica per malattie dismetaboliche materne (es. diabete);<br />
- Diagnostica biofisica ecografica e doppler flussimetria;<br />
- Diagnostica cardiotocografica;<br />
- Diagnosi prenatale malattie congenite;<br />
- Servizio ambulatoriale articolato per competenze: tossicologiche, internistiche, gastrointestinali,<br />
infettivologiche;<br />
Il servizio di Medicina Prenatale deve effettuare consulenze e consigliare, in raccordo con i<br />
Punti Nascita di 1 e 2 livello, le cure necessarie al caso.<br />
2. Disponibilità di letti di Terapia Subintensiva ostetrica per gestanti patologiche;<br />
3. Disponibilità di letti di Terapia Intensiva materna.<br />
b) Neonatologiche<br />
1. Cure intensive<br />
- 1 posto letto ogni 1.000 nati/anno<br />
2. Cure sub-intensive<br />
- 2 posti letto per ogni letto intensivo<br />
3. Attività di Trasporto Assistito Neonatale<br />
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