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Di Napoli il seno cratero esposto agli occhi et alla mente de' curiosi

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altri titolati non sono così fac<strong>il</strong>i al mostrarsi affab<strong>il</strong>i, fondati su quell’assioma di Tacito che major a longinquo<br />

reverentia, vogliono comparir come stelle, stimate tanto più grandi, quanto più lontane. Voi solo la fate da sole,<br />

che, coll’appresservi a tutti benefico e luminoso, costring<strong>et</strong>e ogni pup<strong>il</strong>la abb<strong>agli</strong>ata ad abbassarvisi in segno di<br />

riverenza. Io più vorrei dire, ma è poco risp<strong>et</strong>to ad un signore tenerlo lungo tempo a bada per implorarne la<br />

protezione, quando si sa che fac<strong>il</strong>issima<strong>mente</strong> della sua benignità si ottiene. Riceva dunque Vostra Eccellenza<br />

con <strong>occhi</strong>o benigno l’opra che se le dedica, e gradisca colla sua innata e generosa benignità l’animo di chi la<br />

vuol in ogni conto sua. Egli è per appunto che desiderandoli [a3v] dal Cielo, unito <strong>alla</strong> sua nob<strong>il</strong>issima,<br />

accrescimenti sempre più luminosi di glorie, di prosperità e d’anni con farli profondissimo inchino si dona e si<br />

dedica.<br />

<strong>Di</strong> Vostra Eccellenza,<br />

devotissimo ed obligatissimo servo Domenico Antonio Parrino.<br />

<strong>Napoli</strong>, li 28 apr<strong>il</strong>e 1700.<br />

[a5r 1 ] Tavola de’ capi della seconda parte.<br />

Del <strong>seno</strong> <strong>cratero</strong>, p. 1.<br />

<strong>Di</strong> Cuma, e dell’antica città e porto di Mi<strong>seno</strong>, 5.<br />

<strong>Di</strong> Bauli, Tempio d’Ercole, Baja e suoi tempj, 5.<br />

Dell’antichissima città di Pozzuoli, 47.<br />

Della Solfatara, o Foro di Vulcano, Monti Leucogei, Lago d’Agnano, Astruni e Sudatorio di San Germano, 69.<br />

Delli bagni di <strong>Napoli</strong>, Pozzuoli e Baja, 90.<br />

[a5v] Dell’isola d’Ischia e suoi bagni, 122.<br />

Dell’isola di Procida, 159.<br />

Dell’isola di Nisida, 165.<br />

Dell’altro semicircolo da Pos<strong>il</strong>ipo, o <strong>Napoli</strong>, al Capo di Minerva, Ateneo, o Campanella, e Capri, e prima di<br />

Poggio Reale, 170.<br />

<strong>Di</strong> San Giovanni a Teduccio, Pi<strong>et</strong>ra Bianca, Portici e Resina, 179.<br />

Della Torre del Greco ed antica Eraclea, o Erculano, 192.<br />

Del famoso Monte Vesuvio, d<strong>et</strong>to di Somma, notizie delle sue nuove eruzioni, incendj e danni in diversi tempi,<br />

per quel che ne scrivono gli autori e ne siamo testimonj di veduta, 205.<br />

[a6r] Dell’antica Pompei, Taurania, Tora o Cora, Stabia, e moderna Torre Annunziata, e Castell’a Mare di<br />

Stabia, 235.<br />

1 Le pagine a4r-v sono bianche.<br />

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