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Di Napoli il seno cratero esposto agli occhi et alla mente de' curiosi

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Torre ed ad un luogo d<strong>et</strong>to Bottaro, su la riva di esso, poco lungi dal mare. L’acque medesime col tempo<br />

convertono ogni cosa in sasso, a guisa del S<strong>il</strong>aro, o Sele, vedendosi fronde degli alberi ed i ramuscelli ed altre<br />

cose imp<strong>et</strong>rite in alcune pi<strong>et</strong>re che son d<strong>et</strong>te di Sarno, e servono a far fontane rustiche, divenendo al dist<strong>il</strong>lar<br />

dell’acqua muscose. Termina questo fiume la Campania [243] Felice secondo alcuni autori, essendo di là di<br />

Sarno un’altra provincia d<strong>et</strong>ta Principato de’ Picentini; ma Tolomeo finisce la Campania a Capri. Avanti la sua<br />

bocca èvvi un’isol<strong>et</strong>ta, o scoglio, d<strong>et</strong>to già Scoglio d’Ercole, ora Rovigliano, ov’è una Torre di guardia ed una<br />

chiesa che fu già abbadiale, consecrata dal re Carlo I a Sant’Angelo, ora diruta.<br />

Fu la città di Stabia, ripigliando di là dal Sarno <strong>il</strong> camino, anche posseduta da osci, <strong>et</strong>ruschi, pelasgi e<br />

sanniti, scacciati questi da’ romani, fu al fine distrutta da S<strong>il</strong>la, e dispersa in molte v<strong>il</strong>le nella Guerra Sociale,<br />

secondo Plinio e Polibio; ed a tempo di Belisario non era altro che una v<strong>il</strong>la o castello, come dice la Storia<br />

Miscellanea nel libro 16°.<br />

Sotto <strong>il</strong> Monte Gauro poi, e pure questo nome li vien conteso, essendo <strong>il</strong> suo vero Mont’Aureo, al lido<br />

del mare è situata la sud<strong>et</strong>ta città di Castell’a Mare, o presso o su le rovine dell’antica Stabia, che che se ne<br />

dicano gli autori, fortificata da una rocca d<strong>et</strong>ta Alfonsina, perché fatta da Alfonso, o pure fatta da Carlo I<br />

[244 82 ] e poi rifatta da Alfonso, dandole <strong>il</strong> suo nome e la pref<strong>et</strong>tura a Ciarl<strong>et</strong>ta Caracciolo; è questa fondata<br />

sopra <strong>il</strong> Castello Vecchio; non di troppo felice aria dicono che sia, per l’acque paludose del Sarno, dandole<br />

porzione d’umidità. <strong>Di</strong>mostra comodo porto per esser situata in un <strong>seno</strong> curvo tra <strong>il</strong> Vesuvio e Sorrento, che<br />

vien difeso da’ venti meridionali ed orientali; vi fece per sicurtà, <strong>il</strong> d<strong>et</strong>to Alfonso, un muro d<strong>alla</strong> torre di guardia<br />

<strong>alla</strong> marina, per lo quale si possono i cittadini in tempo di guerra ricovrare al coperto del Castello.<br />

82 Tra la pagina 244 e la successiva è inserita la tavola [XXIV].<br />

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